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Una miniserie tv basata sul romanzo di Herbert
con l'attore italiano a fianco di William Hurt
Giancarlo Giannini
imperatore di "Dune"
Primi ciak nel castello di Praga
Prime immagini su Internet
di DARIO OLIVERO
PRAGA - "Un mondo al di l� della vostra esperienza, al
di l� della vostra immaginazione. Un posto al di l� dei vostri sogni. Un film al di l�
della vostra immaginazione". Questo prometteva e questo ha mantenuto l'anno in cui
usc� "Dune", il film di David Lynch tratto dal romanzo cult fantascientifico di
Frank Herbert. Era il 1984, da allora la fantascienza non sarebbe stata pi� la stessa
(anche se, commercialmente, il film fu un clamoroso flop). Oggi qualcuno riprende l'idea e
prova a trasformare quel capolavoro in una miniserie (sei ore in tutto) che sar�
trasmessa a fine anno su "Sci Fi Channel", il canale dedicato alla fantascienza.
Due nomi: William Hurt e Giancarlo Giannini. Il primo sar� il Duca Leto, il secondo
l'imperatore Shaddam IV. Altri due nomi: il direttore della fotografia Vittorio Storaro
(Apocalypse Now, Il piccolo Buddha, L'ultimo imperatore) e il costumista Thodor Pistek
(premio Oscar per Amadeus).
In questi giorni il cast, diretto da John Harrison, sta girando le scene del palazzo
imperiale nel castello di Praga (riadattato a castello dell'imperatore Giannini) e negli
studi cinematografici della capitale ceca sono state allestite le scene della cerimonia
dell'acqua della vita, il rito della religione futuristica che pervade la visione del
mondo di "Dune". Restano infatti nella miniserie i tratti che caratterizzavano
il film di Lynch (oltre che del romanzo): un futuro arido come il deserto, attraversato da
esseri inavvicinabili e eterni (i giganteschi vermi che si strisciano lenti nel deserto),
in cui la vita degli uomini � affidata alla ricerca della "Spezia", una droga
preziosa.
Anche se la serie uscir� a fine anno, incominciano a filtrare in Rete le immagini e le
notizie. Scifi.com ha allestito una homepage dedicata a "Dune" e promette che a
giugno la pagina diventer� un sito completo.
Qual � l'idea di fondo di questa post-produzione Usa? Riprendere, approfondire e ampliare
tutto quello che dal film di Lynch � rimasto fuori. Impresa ambiziosa, ma non impossibile
visto che, come diceva l'autore di "2001 Odissea nello spazio" Arthur C. Clarke,
lo spessore dell'universo descritto dal romanzo di Herbert (30 milioni di copie vendute in
tutto il pianeta) ha paragoni forse solo con una saga come quella del "Signore degli
anelli". "Dune" ha infiniti piani di lettura: l'intrigo politico, la
scalata sociale, la lotta di classe, l'amore, la debolezza degli esseri umani.
Le storie della miniserie sono dunque variazioni sul tema dell'originale, quella del
giovane Paul Atreides (l'attore televisivo Alec Newman) che nel film di Lynch era
impersonato da Kyle MacLaclhan, erede del Duca di Leto, il vassallo dell'imperatore al
quale � stato ordinato di procurare pi� Spezia. Da qui il viaggio nel deserto per
cercarla e da qui i complotti e i tradimenti per il possesso dell'unico bene per il quale
gli uomini sono disposti a tutto.
(6 maggio 2000 repubblica.it) |
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