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TELE MATCH
Parodi e Gene Gnocchi pi� tristi che divertenti
SU allegri, sembra dire Mediaset al paese intero. Comunque la pensiate, se la vostra
squadra del cuore ha vinto o anche se ha perso, su il morale tutti. Si ride. E addosso a
Pasqua, esaurito l'impegno mistico con Padre Pio, tutti in pista a sganasciarsi, prime
serate una dopo l'altra con buon umore, nuovi variet�, risatone, battutone. E la Rai? Se
da una parte, RaiUno, scorrono il calvario del Papa e l'ineccepibile Biagi dal Kosovo,
RaiDue rallegra il venerd� pasquale con "Furore", funesto karaoke dei vip
(sullo schermo un vecchio filmato con Mina che canta mentre quattro smandrappati in studio
ci stonano orribilmente sopra). Inutile girarci attorno. Questa tv, specchio frantumato di
un paese spaccato, � ormai indifendibile all'ottanta-novanta per cento. Quando ci si
affida come unica salvezza alle fiction, ai suoi meccanismi eterni che sono scritt� l�,
sulla pietra, allora si vive ancora e si trionfa anche, perch� la gente accorre tre volte
su quattro. Ma quando si tratta di mettere in piedi cose nuove e interamente televisive,
la delusione � insostenibile. Ci sono troppi spazi da riempire, e in fretta. Si corre e
si combina pochissimo. Si tira via, sempre. L'intrattenimento, appunto, � ai livelli di
guardia. Restando a Mediaset, da una trasmissione come "Strano ma vero", esordio
della coppia Gene Gnocchi e Cristina Parodi, piena di buoni autori, con un comico
intelligente e attento, una ragazza da sempre amatissima dal pubblico, una libert� quasi
totale (attenzione, � uno sdoganamento ufficiale in tv: il pupazzone dell'ornitorinco,
invece di cantare, emette rumori corporali imbarazzanti), con tutto questo, insomma, il
programma si risolve in una serie di trovatine e filmati buffi che ci stavano comodamente
in un quarto del tempo impiegato. Eppure la fatica di tutti nel mettere in piedi un' altra
cosa si avverte, ma poi va a finire cos�. E che dire di "Premiata teleditta"
(Canale 5)? La parodia � uno dei generi pi� dignitosi che esistano, ma se si ha il
potenziale di due trovate divertenti e bisogna invece idearne cento, vuol dire che
novantotto metteranno tristezza. Viene da correre, come dentro un rifugio atomico, da
quelli di "Zelig" (Italia 1) che hanno abolito satira politica e sociale (e
quando mai ritorneranno?) ma almeno vigilano sulla qualit� delle battute. E dopo il
"Peter Pan" di ieri sera, stasera tutti a bearsi con le barzellette oscene -
tutte - di "La sai l'ultima", in assoluto il programma pi� indecoroso dell'
anno. Ma quando arriva l'estate? |
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