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VERBALE INCONTRO DELEGAZIONE COORDINAMENTO
SCUOLE 26 MAGGIO 2003 |
Al Ministro dell'Istruzione Università
e Ricerca Letizia Moratti
Al Sottosegretario all'Istruzione, on. Valentina Aprea
Al Dirigente Generale Regionale dott. Luigi Catalano
Alle Segreterie Nazionali, Regionali e Provinciali delle OO.SS.
All'Assessore all'Istruzione della Regione Piemonte
All'Assessore all'Istruzione della Provincia di Torino
Alle Forze Politiche
Alle Associazioni dei Genitori
Alle Associazioni studentesche
Agli Organi di Stampa
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Oggetto: richiesta di ritiro del D.I. e della C.M. 27 del 7/3/2003
sugli organici |
Gli insegnanti presenti all'Assemblea delle
RSU tenuta presso l'ITIS «Avogadro» di Torino in data
19 maggio 2003, facendosi carico delle forti preoccupazioni espresse,
nel corso delle riunioni degli Organi Collegiali delle rispettive
scuole e degli incontri con i genitori, in merito alla prevedibile
caduta di qualità dell'offerta formativa derivante dall'applicazione
del Decreto di «riconduzione a 18 ore di tutte le cattedre»:
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- sulla continuità didattica dei docenti nelle classi e
degli allievi nelle sezioni a seguito della trasformazione di molte
cattedre da «ordinarie» in «interne»;
- sulla possibilità di proseguire progetti modulari su classi
parallele di recupero delle carenze degli allievi, realizzabili
solo attraverso l'utilizzo di «ore a disposizione»;
- sulla libertà di adozione da parte dei docenti dei libri
di testo, il cui acquisto, in caso di eccessivi cambiamenti degli
insegnanti sui corsi e sulle sezioni, potrebbe comportare un aggravio
di costo per le famiglie;
- sulla sicurezza degli allievi a fronte della diminuzione delle
ore previste per le sostituzioni degli insegnanti assenti;
- sulla possibilità di potere continuare a mantenere aperte
le biblioteche di istituto in orario scolastico;
- sulla possibilità di continuare a garantire, più
in generale, le consuete attività scolastiche ed extrascolastiche
(effettuabili solo con sostituzione da parte di colleghi): viaggi
di istruzione, visite didattiche, visioni teatrali e cinematografiche,
partecipazione a convegni;
- sulla collegialità della programmazione da parte dei Consigli
di classe, sicuramente resa più problematica dalla dispersione
dei docenti su corsi disparati;
- sull'impossibilità per molti docenti assunti a tempo determinato,
pluriabilitati, di proseguire la loro opera nelle classi, dal momento
che il Decreto determina, letteralmente, la scomparsa delle cattedre
fino ad ora occupate da questi colleghi, rimandandone, di conseguenza,
l'assunzione stabile sine die;
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invitano,
a nome dei colleghi, dei genitori e degli studenti delle rispettive
scuole, il MIUR e le autorità preposte, a prendere atto
dei numerosi effetti negativi che il Decreto sugli organici -
rispondente unicamente alla logica contabile del risparmio - determinerà
in modo permanente sulla didattica e sul funzionamento stesso
delle scuole; |
chiedono,
essendo la scuola un bene pubblico che la collettività
deve garantire a tutti i cittadini nel migliore dei modi, il ritiro
del Decreto Interministeriale e della C.M. n° 27 del 7/3/2003,
chiaramente incompatibili con una scuola di qualità;
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| chiedono
alle Organizzazioni Sindacali di categoria e alle Forze Politiche
di farsi carico, nelle rispettive sedi, del problema.
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Torino, 19 maggio 2003
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