IL PREZZO DELLA VITA
Lo sanno tutti che il gelato è buono
e fa piacere mangiarlo gustarlo tutto
quando fa un caldo bestiale,
quando il sole d’agosto
brucia le cime dei tetti
e l’aria pesante soffoca la vita in città.
Ma qui da noi costa un po’ troppo
anzi di più
il cono è sacro non si può buttare
il suo prezzo è da rispettare.
Guarda la gente che cammina correndo
su per la via,
non c’è nessuno che possa fiatare
senza pensare a quello che deve pagare
per le scarpe che indossa.
Chi giace non piace, non può sborsare
neanche una lira per farsi amare
per farsi volere da donne infamate,
usate, impestate che vendono il cuore
al suono dell’oro.
Quando si esce non si può evitare
di andare a guardare le belle vetrine del centro
ricche e allettanti, le comprano i santi
senza miracoli non si va avanti.
Ricordo i tempi in cui gli alimenti
li trovavi per strada in mezzo ai campi
allora eran per tutti, adesso non si possono più trovar.
Le carte stampate che vende il libraio
son tutte zeppe d’infami ipocrisie
ma l’uomo studia e impara il latino
per essere colto e schernire la gente
che vive in campagna, che gioca a tressette
e non teme gli eterni dolori.
Fatica è nemica di ogni illusione,
non si può fare come si vuole
dalle scuole lontane, senza ragione,
alle promesse di un saccente coglione.
La musica è un inno, non si può comprare
neppure al mercato a prezzo popolare.
Per la povera gente la musica è un mito,
rimane per sempre un sogno proibito
al cielo s’innalza un solo dito
e si chiede l’aiuto di chi non può darci
quello che non ha
perché la vita di tutti non si compra in piazza
non si sa come, ma perché
perché il costo della vita
non si può dimenticare
senza guardare avanti
e mettersi a sperare.
Automobili, che soprammobili
e la benzina è una grande rapina,
manutenzione, che grande tensione
e poi gli incidenti, ci lasci anche i denti
non sai come fare, ti conviene mollare
cambiare la strada che porta al destino
trovare la via per tornare fanciullo
vedere il mondo con gli occhi di un bimbo
che scorge il sereno anche in un limbo.
Si sa, questa vita non serve,
non si sa come fare, chissà
perché la risposta non c’è
né mai ci sarà.

 

© The Chain 1991