"Eric è un personaggio che è spinto
al limite delle sue capacità per far fronte a ciò che gli
succede, in un certo senso è un pazzo, a volte è completamente
folle, così come si può giudicare un folle una persona che
sente delle voci, delle voci razionali che vogliono guidarla e delle voci
irrazionali che provengono da un livello più emotivo, da un livello
più profondo.
Secondo me il Corvo è la voce razionale,
il corvo è la sua guida, il corvo aiuta Eric a fare ciò che
deve fare in maniera molto pratica, lo aiuta ad arrivare nei posti che
deve raggiungere, lo aiuta a trovare le persone che deve trovare."
"E' una storia che parla della giustizia per le vittime, la sua missione è di trovare gli uomini che hanno ucciso lui e la sua fidanzata per vendicarsi."
"E' un ruolo fantastico ed è un ruolo che
comporta dei rischi per chi lo interpreta, ti dà l'occasione di
rischiare e di metterti alla prova perchè nessuno sa come si comporta
una persona che torna dall'aldilà.
Una delle cose più belle dell'interpretare
questo ruolo è che è veramente un continuo lottare, fare
a pugni con il personaggio stesso, perchè non esistono regole che
indicano come si deve comportare un attore che interpreta un personaggio
che torna dal mondod ei morti."
" C'è una parte di Eric che è piena
di rabbia, rabbia per quello che ha subito, ma una delle cose che più
mi piacciono in questo film è l'equilibrio con cui tutti i vari
aspetti del carattere del protagonista vengono trattati.
E' un uomo tormentato, un uomo straziato nelle
emozioni, nel fisico e nella mente."
" Credo che il fascino del personaggio stia nella
purezza che caratterizza la sua misisone: Eric è tornato per rivendicare
giustizia.
Ho lavorato in altri film dove c'era della violenza,
ma devo dire che mai come in quetso ho pensato che la violenza fosse giustificata,
è un film che lascia poco spazio alla pietà.
Questa è giustizia, ne sono assolutamente
convinto, come sono convinto che se fossi io in quella situaizone mi comporterei
esattamente nello stesso modo. "
"Eric ha un compito da assolvere e si vede costretto ad ignorare il suo dolore per portare a termine la sua missione".
" Nel film vedo un concetto di equilibrio tra
il bene e il male.
Sicocme non sappiamo quando moriremo siamo portati
a pensare alla vita come ad un pozzo inesauribile, eppure ogni singolo
fatto accade solo per un certo numero di volte, e spesso si tratta di un
numero limitato: quante volte ci ricordiamo di un certo pomeriggiod ella
nostra infanzia, un pomeriggio che fa così profondamente parte del
nostro essere, senza il quale non riusciremmo nemmeno a concepire la nostra
esistenza, forse quattro, cinque volte, forse anche di meno.
Quante volte vediamo sorgere la luna piena, forse
venti, eppure tutto ci sembra senza limite.
"Le piccole cose per Shelly contavano
così tanto, io le giudicavo insignificanti ma, credimi, niente è
insignificante "
: è questo il punto di vista che
adotta il personaggio per tutta la durata del film, poichè si rende
perfettamente conto di quanto sia importante ogni istante della sua nuova
vita"
"E' il ruolo più bello che abbia mai avuto
occasione di interpretare"