Scambio d'identità
parte seconda


Riepilogo della puntata precedente: Jack, un viaggiatore, incontra per strada due tizi (un uomo-volpe di nome Jiras ed un troll) che lo scambiano per un certo Valgarv; dopo essersi accorti dell'equivoco, Jack li lascia alla loro disperazione ed arriva in una città nel regno di Elmekia dove incontra una bella ragazza di nome Keth che si dimostra molto gentile ed ospitale. Purtroppo, un uomo nerboruto si introduce nell'appartamento di Keth sfondando la porta e la minaccia di tante brutte cose se non avesse accettato il lavoro in una banda probabilmente non molto onesta... Anche quest'uomo scambia Jack per qualcun altro e ciò non gli procura che guai... Sprezzante del pericolo, Jack promette a Keth di dare una bella lezione a questa gente, ovviamente dopo un buon pasto...

La sbobba era molto più di un piatto internazionale, era una pietanza completa ricca di sostanze nutritive, leggera da digerire e soprattutto accessibile anche ai più buoni; nonostante l'aspetto era molto buona... O perlomeno, questo é ciò che pensano Jack e Keth, che sono arrivati alla terza portata... Purtroppo era anche l'ultima dato che avevano completamente esaurito tutto quel pentolone che aveva preparato Keth.
- Sei brava come cuoca...
- Oh, grazie - rispose Keth sorridendo - Faccio del mio meglio
Jack prese in mano uno stuzzicadenti e cominciò a lavorarsi gli spazi interdentali, aveva dei denti bianchi, ma così bianchi da non sembrare veri, ed inoltre erano tutt'altro che medi in dimensioni... Erano abbastanza grossi, ma probabilmente minori in numero, poiché la sua mascella seguiva perfettamente la sua costituzione: Magro
- Dimmi, é molto tempo che ti danno noie quei tipi lì?
- No... L'ultima volta é passato un paio di giorni fa, ma evidentemente non l'hanno capita...
Keth sospirò, toccare di nuovo quell'argomento l'aveva rattristita
- Non é che per caso sai dove si trovano?
- Hmmmmmmmm... Pare... Dico, PARE che si nascondano in un cimitero abbandonato... Ma nessuno ha il coraggio di metterci piede, é un posto che tutti qui in giro considerano maledetto ed infestato da creature malvagie
- Veramente interessante... - commentò Jack con un vago ghigno sulle labbra - E tu cosa ne pensi?
- Cosa ne penso... Io? - Keth batté le ciglia un paio di volte
- Già... Ti fa paura quel posto?
- Beh... Ecco... Abbastanza... - Ammise un po' timidamente
- Non é che per caso ti spiacerebbe portarmi lì?
Keth fissò Jack incredula, ma era VERAMENTE così coraggioso o faceva solo lo spaccone? D'altronde le lasciava molta poca scelta, era l'unico ad essersi offerto di aiutarla e non poteva lasciarsi scappare quell'occasione, tremò alla sola idea di doversela vedere DA SOLA con quei brutti ceffi.
- Non so se...
- Fa niente - Jack non le lasciò terminare la frase - Tanto ho già deciso, ci andremo domani. ALL'ALBA... BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!
Le risate malvagie di Jack echeggiarono per tutta la stanza, che era abbastanza piccola, facendo quindi rimbalzare il rumore da tutte le parti, tanto che Jack fu costretto a smettere quando gliene arrivò un pezzo in testa.

Keth era semplicemente allibita, aveva la stessa faccia di Creta quando Hunter fa qualcosa di illogico e le stava addirittura scendendo giù una spallina del suo lungo vestito verde scuro. Dopo un po' si alzò, prese i piatti ed andò in cucina, mettendoli nel lavandino. Quandò tornò nella sala Jack era sparito, sentì però che stava frugando qualcosa nella camera da letto; lo vide lì mentre tirava fuori delle cose dallo zaino: vestiti, un liuto, dei ramponi, una specie di busta in cuoio con dentro qualcosa, un coltello e un contenitore di vetro con dentro un liquido nero come la pece; inoltre notò che appoggiata al muro c'era una lunga lancia con la punta su entrambe le estremità.
- Ehm... Jack?
- Hm? - Chiese Jack, troppo intento a frugare per girarsi
- Cosa te ne fai di tutta quella roba?
Jack restò immobile per un attimo, dopodiché ebbe un 'EEEP!' ed un sobbalzo, e in una manciata di nanosecondi aveva già rimesso tutto a posto ed era girato verso Keth con una mano dietro la nuca, la faccia da imbecille ed un enorme gocciolone sulla testa.
- Ehm... Niente, niente... Stai tranquilla... Anzi, perché non ti metti a dormire?
- Ma Jack! Saranno le due del pomeriggio!
Un altro gocciolone si aggiunse a quello precedente, come faceva a mantenerne due nello stesso momento? Misteri...
- Beh, ecco... DEVOANDARE!
In tutta fretta Jack prese su la sua roba e se ne andò, lasciando una scia di fumo dietro di sé, Keth rimase molto sorpresa da questo comportamento.
- Andare? Ma andare dove?

Jack era appena uscito da una lavanderia dopo averci lasciato una maglietta bianca; non sapendo cosa fare se ne andò un po' in giro, fino ad incappare per caso nella piazza centrale... oO"'Mazza quanta gente!", era effettivamente pieno di gente, sebbene già le strade fossero molto trafficate quella zona lo era molto di più, forse anche a causa di varie tende che i mercanti ambulanti avevano piazzato in giro, a quanto pare era giorno di mercato! Poiché Jack ADORAVA i mercatini, si affrettò a darci un'occhiata. Le varie tende avevano molto da esporre... Vestiti per ogni gusto, occhiali da sole, scarpe, stivali e vari ammassi di roba inutile, ma comunque molto carina; Jack era particolarmente attratto da una t-shirt nera con una scritta in verde: 'Te la sei cercata, bimbo...', si avvicinò al mercante, un uomo di mezza età con una barba nera così lunga da arrivare a toccare terra.
- Scusi? Quanto viene quella maglietta?
- Quale?
- Quella lì - Jack indicò la maglietta desiderata
Il mercante si sporse per guardare, ma ancora non riusciva a vedere
- Non so a quale tu ti riferisca, ma sappi che vengono tutte 5 monete d'oro
- COOOOOOOOOOSAAAAAAAAA?????????
Tutti si girarono in direzione di Jack, che guardava con espressione a dir poco sorpresa il barbuto mercante
- Tu stai sicuramente scherzando! Questo é un furto, te ne rendi conto?!?!?!?
Il mercante alzò le spalle, fregandosene totalmente dell'opinione di Jack. A quest'ultimo non restò che andarsene, chissà perché i mercatini non gli piacevano più come prima...

Jack era appena uscito da una lavanderia dopo aver messo nello zaino una maglietta; non sapendo cosa fare se ne andò un po' in giro, fino ad arrivare per caso fuori dalla città. oO"Oooooops...", Jack si guardò intorno, era appena uscito dai cancelli ma ciò non costituiva un problema... Tanto erano aperti fino a sera... Giacché c'era, Jack decise di andare a cercare quel famoso covo della altrettanto famosa banda che nessuno conosceva e che probabilmente non aveva un nome; sapendo che i cimiteri di solito non erano dispersi chissàdove, si limitò a cercare nei dintorni... Dopo un'ora di ricerche si ritrovò in un fitto sottobosco con le scatole piene di questa storia ed una voglia tremenda di tornare da Keth, improvvisamente sentì dei passi... Non sapendo cosa fare decise di nascondersi in mezzo a dei cespugli...
Nonostante l'altezza ci riuscì molto bene, tanto che i due uomini non lo videro. Erano uomini di media altezza e vestivano con dei lunghi mantelli neri con cappuccio, un vestito nero, degli stivali neri e abbastanza ombra da oscurare la faccia, oO"Questi devono essere membri di quella dannata banda...", il pensiero di Jack si rivelò vero, dopo averli silenziosamente pedinati per un po' arrivarono ad una radura, dove c'era l'entrata di una cripta abbandonata con sopra un cimitero, era proprio il posto che cercava! Dall'emozione, Jack pestò il classico ramoscello secco che c'é sempre quando non deve, sicché i due uomini si girarono incuriositi, ma senza dire nulla; si limitarono ad avvicinarsi lentamente verso Jack... oO"Dannazione...", anche se fosse rimasto nascosto prima o poi l'avrebbero visto... Appena si avvicinarono al punto giusto Jack balzò fuori all'improvviso e con un bel calcio in girata li prese in faccia tutti e due, mandandoli al tappeto.
- Ma che diavolo...
- Ehi, chi é quello?!?!?
Jack non si preoccupò di rispondere, appena furono in piedi di nuovo si lanciò su quello alla sua destra e approfittò della sua altezza per avvinghiarlo al collo e lanciarlo contro il secondo che pero' riuscì a malapena a schivarlo; dopo un attimo di incertezza allungò un pugno verso Jack, ma quest'ultimo fu più veloce e lo tirò giù con un colpo dietro al collo, ripetendo perfettamente la tecnica dell'atterramento a mulinello. Essendo stato fin troppo contento per aver trovato il rifugio della banda e scoperto che non era composta da altro che smidollati, tornò indietro più in fretta possibile.

Appena tornato nell'appartamento, si accorse che Keth non si era mossa di lì, era rimasta a lavorare erbe con mortaio e pestello tutto il giorno, oO"Probabilmente ha paura ad uscire dopo quello che è successo…" pensò Jack. Keth si girò, sentendo i passi di Jack e sorrise quando lo vide.
- Ciao Jack… Dove sei stato?
- Oh, da nessuna parte… Ho semplicemente fatto un giro
Keth si stirò la pelle, aveva un'espressione assonnata, e non le si poteva dare torto poiché il sole era ormai tramontato; a dire il vero Jack più che stanchezza sentiva fame... Ma non aveva il coraggio di dirlo a Keth...
- Keth, ho fame, che ne dici se mangiamo qualcosa?
Keth annuì, in fondo aveva fame anche lei e non le sarebbe dispiaciuto un altro piatto di sbobba.
Dopo altri tre piatti di quel delizioso minetrone di patate, zucchine, ceci, pane e fagioli, si sentirono abbastanza sazi da poter smettere, come facessero a mantenere una tale linea non lo sapeva nessuno, nemmeno loro. Ma poiché era tarda sera, c'erano altri problemi con priorità maggiori: dormire. Come diavolo avrebbero risolto il problema di mettersi a letto quando c'era un letto solo e per giunta ad una piazza sola?!?!? Essendo magri potevano starci comodamente ma Jack non lo riteneva carino nei confronti suoi e di Keth, inoltre quest'ultima si trovava imbarazzata dall'idea, perciò Jack decise di lasciare la ragazza al suo letto, dicendo che avrebbe trovato un posto per dormire.

La mattina dopo, Jack era seduto al contrario sulla sedia vicino alla finestra che dormiva profondamente, Keth sospirò e si vestì, poi lo andò a svegliare.
- Jack? - Jack non rispose...
- Jack? - Jack dormiva ancora...
- JACK!!!! SVEGLIATI ACCIDENTI!!!
Jack fu preso da un sobbalzo tale che non solo saltò giù dalla sedia, ma cadde persino giù dalla finestra, andandosi a schiantare nella strada di sotto. Keth si precipitò giù e quando lo ritrovò aveva un'espressione inebetita e gli occhi a girandola.
- Jack... Ti sei fatto male?
Jack rispose con dei suoni incomprensibili, mezzo secondo dopo era di nuovo in piedi, col portamento fiero ed uno sguardo gelido nei suoi occhi
- Andiamo Keth... Qualche bambino ha bisogno di essere sculacciato...
- Io non vengo.
Jack cadde a terra dallo shock, questa non se l'aspettava proprio, non poteva abbandonarlo adesso!
- Ehm... Non fa niente, vorrà dire che farò da solo
- Jack...
- Sì?
- Per favore, stai attento...
Jack sghignazzò alle precauzioni della sua amica e senza dire altro se ne andò.
Ci mise poco ad arrivare nel punto che aveva visto la sera scorsa, anche se gli sarebbe piaciuto arrivare prima perché all'alba era tutto più bello; non contento si piantò nel mezzo della radura, poco lontano dall'ingresso per la cripta, con la lancia a due punte in mano.
- EHI! DELLA CASA!!!
Non ci volle molto che un enorme uomo nerboruto, come quello di ieri, venne fuori, seguito dai due scagnozzi che aveva menato lo stesso giorno.
- Bene Riken... Vedo che non perdi tempo a firmare la tua condanna a morte... - si scrocchiò le dita - Sei sicuro di voler morire?
Jack posò la lancia e fece lo stesso, aveva un sorrisino piuttosto inquietante sulle labbra, improvvisamente si strappò la finta maglietta fatta di stracci e mostrò una maglietta bianca con una scritta spennellata in verde: "Io mi chiamo JACK". Gli uomini rimasero un po' allibiti, ma non se ne curarono molto.
- In ogni caso io sono pronto, vienimi a prendere se ne hai il coraggio - Puntualizzò Jack
L'uomo prese a correre verso di Jack, nonostante le enormi dimensioni correva molto velocemente... Jack invece stava immobile, quando l'uomo arrivò a quasi un metro di distanza dal suo bersaglio già col pugno a metà strada, Jack si scansò così rapidamente che l'avversario non si accorse di aver dato un pugno a vuoto, se non quando si girò, poiché Jack gli tirò un montante così forte da spedirlo in cielo, non contento Jack balzò in aria fino a raggiungerlo e lo colpì con una tempesta impressionante di colpi che da terra non era possibile distinguere, ma era comunque possibile determinarne la violenza a causa del suono, infine lo mandò a terra con una forte gomitata sulla schiena e il nerboruto finì con lo spiaccicare i suoi stessi scagnozzi. Jack ricadde in piedi come i gatti, riprese la lancia e si mise in guardia.
- Ok, adesso facciamo sul serio!
Non ottenne risposta... Ma poco dopo ci fu un risolino... A Jack non piacevano quelle risatine del tipo "Guardami, ti sto sfottendo" e prese un'aria molto più arrabbiata di prima; poco a poco, un uomo alto più o meno come lui, coi capelli neri corti, uscì dalla cripta, guardandolo coi suoi occhi viola scuro. Jack non fu per niente impressionato da quello sguardo, non vide altro che un uomo alto, vestito di nero, con una cintura che aveva attaccata un fodero ed una lunga spada.
- Sicché... Tu saresti Jack, nevvero?
- E tu chi diavolo sei? - rispose Jack freddamente
- Io sono Riken... - disse l'uomo sghignazzando
- Riken? Quello per cui mi avevano scambiato? PAH! Non mi somigli neanche un po'!
- Infatti... Proprio per questo mi diverte molto la faccenda... - Riken prese un'espressione molto malvagia - Vedi... Sai cosa succederebbe se nessuno riuscisse più a riconoscere la gente?
- Hm? Cosa intendi dire?
- Vedi... - disse, tirando fuori una bustina da una tasca - Ho appena trovato la formula per inibire le capacità mentali della gente, in modo da renderla stupida, farle perdere la memoria, o persino modificarla... In questo modo anche un idiota potrebbe diventare il padrone del mondo... - strinse la bustina e la rimise in tasca - Ma non c'é un idiota come futuro padrone del mondo... Ci sono io... BWAHAHAHAHAHAHA!!!
Jack annuì distrattamente, per nulla impressionato dal racconto
- Sei libero di credere quello che vuoi...
Appena finita la frase Jack si lanciò sul suo avversario, lo fece tanto rapidamente da raggiungerlo in meno di un secondo, ma questo fu altrettando rapido da estrarre la spada, parare il colpo e contrattaccare, ma i riflessi di Jack gli permisero di schivarlo.
- Credi di essere tanto veloce, amico?
Riken partì a sua volta all'attaco, dimostrando una grande abilità con la sua spada, tanto da poter fare mosse quasi acrobatiche. D'altronde anche Jack non era male, riuscì a parare tutti gli attacchi nonostante le dimensioni della sua arma, anzi, riuscì a trarre vantaggio da questo fattore poiché era effettivamente più veloce di Riken. Le armi si continuarono ad incrociare per un po' di tempo, causando parecchie scintille e leggeri bagliori; ad un certo punto Jack cominciò a far ruotare la sua lancia come le pale di un mulino, costringendo Riken a mettersi sulla difensiva, facendolo indietreggiare con un numero opprimente di colpi di taglio; Jack fece un piccolo balzo indietro poi immediatamente uno più lungo in avanti, facendo sbilanciare Riken e mandandolo indietro di parecchio, quando si fermò i suoi bracciali e una manica nera gli caddero, tagliati quasi chirurgicamente dalla lancia di Jack. I due stavano per riprendere quando ci fu un'esplosione a mezz'aria che li costrinse ad allontanarsi l'uno dall'altro.
Girandosi, Jack vide Keth vicino ad un albero con in mano una bomba ed una scatola di fiammiferi.
- Keth! Ma...
- NIENTE MA, JACK! Non me la sentivo di stare là mentre tu rischiavi la vita per me, non era giusto!
Jack non fece commenti e si girò verso Riken, che aveva rinfoderato la spada e se ne stava con aria altezzosa a guardare i due.
- Dato che siete stati cattivi... Ora me la pagherete...
Riken si concentrò, e cominciò ad essere attraversato da una energia di origine sconosciuta...

[Continua…]
Scambio d'identità
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