Logo Tutore di Naviga: ORTODROMIA
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Se consideriamo la terra sferica, qual'è la minima distanza tra due punti sulla sfera? Forse la parte di circonferenza massima compresa tra questi. Quando navighiamo per lossodromia, quindi, non percorriamo la via più breve? No! Per niente. Beh, ma allora basta seguire il circolo massimo. Non esattamente; il circolo massimo infatti non forma angoli costanti con i meridiani e dovendo usare la bussola per seguire la rotta siamo costretti ad un compromesso. Ortodromia
Chiariamo, però, qualche concetto prima di proseguire: la navigazione per circolo massimo si chiama ortodromia o più esattamente navigazione ortodromica.
Nell'ortodromia vi sono dei punti particolari: due sono i vertici, cioè i punti nei quali l'ortodromia raggiunge il valore massimo di latitudine; vedremo poi come ciò sia molto importante. Alla latitudine del vertice viene naturalmente associato un certo valore di longitudine. Ancora, la latitudine di un vertice è l'opposto di quella dell'altro, mentre la longitudine di uno differisce di 180° da quella dell'altro.Chiariamo con un esempio: se un vertice, che in breve chiamiamo V1 ha una latitudine di 45° Nord e una longitudine di 120° Est, l'altro, V2, si troverà a 45° S e 60° W.
Gli altri due punti notevoli dell'ortodromia sono i nodi. Facili da identificare, essendo l'incontro tra l'ortodromia e l'equatore: avranno quindi latitudine 0° e si troveranno a 90° dai vertici; naturalmente sono a 180° uno dall'altro.
Un elemento importante ai fini dei calcoli è la rotta iniziale o Ri; come dice il termine è la rotta nel punto di partenza.
Ultimo, ma non meno importante, il cammino ortodromico o mo, che è la distanza, ovviamente in miglia e minore di ml, tra A e B.

Prima di proseguire sciogliamo un dubbio: navigando con rotta Nord o rotta Sud o rotta Est o rotta Ovest (queste ultime sull'equatore) navighiamo per lossodromia, ma anche per ortodromia, visto che stiamo seguendo un circolo massimo; equatore o meridiano che sia.