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Via Giardino
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opera architettonica moderna

La via Giardino prende il nome da un’antica cascina agricola che si trovava a circa 600 metri dalla chiesa di San Rocco, una cascina molto fiorente nel passato ed oggi ridotta a pochi resti inoperosi. Nel 1583 un documento fiscale riporta questa frase: loco appellato il Giardino. Più tardi, nel 1700, esistono tracce di una distinzione tra Giardino di sopra e Giardino di sotto. Sulla cosiddetta Mappa di Maria Teresa d’Austria (? 1780) la cascina appare con la dicitura Cascina delle Monache, cui era annesso un bel giardino per la coltivazione dei fiori. A circa metà strada tra la chiesa di San Rocco e la cascina Giardino, si trovava, in mezzo al verde, una piccola cascina di proprietà della famiglia Visconti. Tra le quindici storiche cascine del Melegnanese, la cascina Giardino, con i suoi 67 ettari di terreno,  era la seconda per importanza, dopo quella detta Cascina Montorfano, che sta nella zona del Carmine, al di là della via Emilia. Già dal 1600 la cascina era nominata non solo per le stalle, per il caseificio, per l’allevamento del pollame, ma anche per l’allevamento del baco da seta e per  una buona produzione di miele. Il nuovo quartiere residenziale inizia a sorgere nel 1957.
Quartiere Giardino
Melegnano ha un territorio tra i più piccoli di tutta la provincia di Milano e, nell’immediato dopoguerra, sentiva crescere l’esigenza di un nuovo assetto territoria, avendo alle spalle l'eco dell'espansione edilizia di San Donato e di San Giuliano Milanese. Inoltre la ferrovia, il fiume Lambro, le strade statali e provinciali serravano, e serrano ancora, Melegnano da ogni parte. Di qui l'alternativa di reperire nuove aree di espansione edilizia e di enucleare veri e propri quartieri fuori dalla rete delle infrastrutture, con tutti i problemi di colleganza e di autosufficienza che ne derivavano. La direttrice di espansione più naturale che si prospettava era quella verso sud e interessava un territorio relativamente ampio ad immediata aderenza con il vecchio nucleo e non ostacolato da opere naturali o artificiali, come accadeva per poche altre libere aree all'interno dei confini del Comune. Il territorio a sud dell'Ospedale Predabissi di allora, e che arrivava alla Cascina Giardino, apparve il più opportuno ed il più insostituibile. Ed ecco il Quartiere Giardino, sorgere e svilupparsi in poco tempo. Il Quartiere Giardino si trova, quindi, a sud della città, ed è limitato a nord dalla via Frassi e dalla via Medici, ad est dal fiume Lambro e a sud dal territorio del Comune di Vizzolo Predabissi, mentre a ovest vi è la ferrovia Milano-Bologna. E' tagliato dalla via Giardino, attraverso la quale comunica con il centro storico di Melegnano. Nel 1973, quando l'espansione edilizia si era calmata, il Quartiere Giardino aveva una popolazione totale di 4.755 abitanti, pari al 25,14% della popolazione di Melegnano, su una superficie abitata di 14,271 ettari. La popolazione attiva era di 1.945 unità, pari al 39,32% sul totale. Di questa popolazione attiva il 66,5% erano operai, il 26,l6% impiegati, soltanto lo O,97% erano dirigenti o liberi professionisti. Le abitazioni occupate erano 1.492, di cui solo il 4% avevano i servizi esterni. Le abitazioni in affitto erano 1.030 pari al 69%, mentre le abitazioni in proprietà erano 462 pari al 31%. Poichè il Quartiere Giardino è di recente costruzione, non esistono case degradate all'infuori di un isolato che si trova all'angolo di via Frassi con via 8 Giugno. La tipologia edilizia caratteristica è quella del palazzo a 6-8 piani. Si tratta di edifici composti in genere di circa 30 alloggi da 2 o più locali con servizi interni semplici o doppi. Assistiamo in questa zona ad una delle caratteristiche e tendenze principali della moderna edilizia: la perdita da parte della strada urbana di struttura pubblica. La viabilità assolve spesso soltanto il compito di collegamento fra le varie lottizzazioni. Ci sono numerose vie cieche. I negozi e le altre strutture pubbliche sono localizzati (alla data del 1973) in modo particolare nelle tre vie principali: la via Giardino, la via dei Tigli, la via dei Pini. Lo spazio privato nelle nuove costruzioni è utilizzato a giardino ed è delimitato da una recinzione con cancelli. A sud del Quartiere nuovo rimane un resto della ormai famosa storica Cascina Giardino. Quindi, al termine della sua crescita (1973) il Quartiere Giardino era completato di tutto. A est del Quartiere, sulla riva del Lambro, sorgeva l'industria Broggi Izar, che occupava 30.000 metri quadrati di terreno. All'angolo di via Frassi e viale Predabissi si trovava il primo grande ospedale di Melegnano che occupava un'area di 10.000 metri quadrati. Ma già nel 1973 l'edificio non era più addetto alla funzione sanitaria, ed oggi è sede dell'Istituto Tecnico Commerciale per Ragionieri e Periti Aziendali Corrispondenti in Lingue Estere. Vi erano e vi sono ancora due scuole materne e la nuova scuola media Paolo Frisi aperta nel 1971 alla fine di via Giardino. Il 19 giugno 1983 è stata inaugurata solennemente la nuova piscina comunale. In via 8 Giugno sono localizzati quasi tutti gli ambulatori sanitari della città: l'ambulatorio I.N.A.M., l'ambulatorio 0.N.M.I., e infine il consultorio antitubercolare, tutti di pieno servizio per la città. Dal momento che il nucleo umano storico si era chiamato Cascina Giardino, ne venne che ad ogni nuova via che si formava si diede il nome di una pianta o di un fiore.
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