La festa dei
Servi ripropone un'antica
festa popolare della chiesa di Santa Maria dei Padri Serviti. Pur
presentando le classiche caratteristiche delle manifestazioni consimili,
questa festa sembra essere più radicata nello spirito del rione,
di quanto lo siano altre che l'hanno preceduta. Le presenze artigiane
sono più melegnanesi, anche se non tutte propriamente del Borgo,
ma comunque melegnanesi. Avvenimenti, come il novantesimo anniversario della
nascita di una'attività come la Cicli Faini, non sono da tutti i
giorni, è una delle attività artigiane più antiche
che siano ormai rimaste, ma anche i bei mobili oggetto di restauri artistici
sono degni di nota, nella vecchia corte che li ospita, troviamo gli oggetti
ed i mobili ristrutturati con un'abilità ed una precisione che ne
fanno dei piccoli capolavori di bravura e pazienza. Persino la bella mostra
di frutta e verdura ecologica da un tocco "nature" che non guasta, con
un'impronta unica ed un gusto della presentazione decisamente squisito. L'esposizione
di soldatini artistici, veri e propri piccoli capolavori, in una città
che ha il culto di una battaglia come quella dei Giganti, che fa degli
zuavi vincitori nella battaglia del 1859 i degni intestatari di una via,
non potevano essere più degni rappresentanti. Un
baffuto milite in divisa d'epoca fa da chaperon, illustrando divise, stendardi,
insegne, spiegando ambientazioni e scenografie; sembra anche lui un soldatino,
ma formato Gulliver. Sempre presente la riffa non del fagiolo, ma
della pennetta, per differenziarsi, come se bastasse cambiare il contenuto
del vaso per dare un nuovo impulso al vecchio sistema, comunque la gente
ci prova, tentare la sorte è uno sport tipicamente italiano.
Artigiani e collezionisti si trovano fianco a fianco, ed assieme a loro
i rappresentanti delle guide di Melegnano, con esposte le opere che
propongono ai giovani i lustri passati, a perenne memoria della storia
di una piccola città, così povera di cose e così ricca
di storia.
Ci sono bancarelle con vecchie fotografie, mosaici, vetri artistici,
pizzi e merletti, esposizioni di quadri.
Gli addobbi bianco celesti sono caratteristici, persino un normale
cancello con fiocchi e fiori diventa più festoso e contribuisce
anch'esso a rendere un'atmosfera di sagra paesana. La sagra vera e propria
inizia alle due del pomeriggio, quando i timori di una pioggia improvvisa
sono diminuiti ed un sole non propriamente brillante ha iniziato a fare
capolino fra le nubi, che faticano a recedere, quasi a volersi contrapporre
a quell'indebita presenza. L'afflusso di gente è sempre più
intenso, fino a diventare una vera folla di curiosi che si aggirano tra
gli espositori, curiosando. La chiesa di Santa Maria dei Servi accoglie
per la funzione quei pochi che riescono a starci, in effetti molti di più
avrebbero desiderato partecipare, ma lo spazio della chiesetta è
quello che è.
In fondo a Via Dezza un'esplosione di fiori candidi contorna una scenografia
da matrimonio all'aperto. In via San Martino una pista per automodelli
permette ai giovani appassionati di effettuare corse mozzafiato.
La raccolta di fondi per la missione
di Padre Felice
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