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Fratello di Matteo II° e di Galeazzo
II° fu Signore di Milano con i fratelli dal 1354. Sposò Regina
della Scala, ma ebbe molte amanti dalle quali, come un'antico patriarca
ebbe discendenti da tutte costoro. In tutto sembra che abbia generato una
trentina di figli tra i quali: Marco, Rodolfo, Lodovico, Carlo, Gian Mastino,
Verde, Taddea, Lucia, Valentina, Agnese, Anglesia, Antonia, Elisabetta,
Maddalena, Caterina, Beroarda ecc. Così ne parla Paolo Giovio: "Barnaba
prese il nome dall'avolo materno, e con tal successo, che fu tenuto d'aver
ricevuto ancora l'animo indomito e feroce dalla famiglia Doria, illustre
per le vittorie di mare, e gloriosa molto pel aome d'un naturale e proprio
valore. Perciocchè egli era riuscito imperioso, aspro e crudele,
imitando in ciò i suoi maggiori Dorj, Branca, Pagano, Lamba e Luciano,
i quali appresso la disciplina della guerra di mare, per la sua natural
condizione durissima e crudele, esercitati in sanguinose battaglie, erano
diventati terribili molto. Ma costui, che per un certo suo invitto vigor
d'animo poteva esser riputato tanto severo, siccome quello che sempre era
armato e desiderosissimo di far guerra, e tutti questi vizj onoratamente
ricoperse con la sola singolare liberalità, la quale s'acquista
il favore dei soldati, avanzava tutti gli altri capitani di quel tempo.
In tutto il corso della sua vita, facendo egli di continuo guerra, non
si riposò mai; perciocchè di guerre nascevano guerre; nè
pace stabile nè tregua durava lungo tempo fra uomini sospettosi,
e che sempre disegnavano di nuocere l'uno all'altro. Ebbe egli sopra tutto
un pensiero non di malvagia ambizione, ma piuttosto d'una odiosissima ostinazione,
cioè di voler racquistare Bologna, toltagli per tradimento dell'Oleggiano,
e finalmente levatagli per inganno del Legato Egidio. La- quale se una
volta aveste potuto avere, i Fiorentini, i Lucchesi, e i Pisani, e i principi
vicini prevedevano che lungo tempo non avrebbono potuto esser securi di
lui, Onde per quel contrasto avvenne che costoro s'accordarono col papa,
e congiunte insieme grandissime forze, deliberarono di scacciare e ruinare
i Visconti; e per questo a spese comuni furono condotti in Italia Inglesi
e Brettoni del mare di Brettagna, e gli Spagnuoli col capitano Albornocio,
gli Ungheri finalmente di Ungheria con Simone lor capitano, e alla fine
fu chiamato un'altra volta in Italia Carlo IV° imperatore." |