E' stimolante il pastiche elettroipnotico e tribale degli Abbasloth, riverberi appena smorzati su basi ritmiche ultraossessive e su una elettrica condotta all'impazzata contro un muro di suoni corruschi. Talvolta nel magma dei suoni si alzano echi progressivi o accenni lineari, ma sono attimi, affogati su un impianto che è sostanzialmente quello di un doom metal dalle discrete doti deviazioniste.
Jhon Vignola - Rockerilla n.219 novembre '98