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GENESI DI UNO STUDIO

 

Come sono nati i nuovi studi della Helmut Disk?
Quali sono state le peripezie che Frank Zakkarho ha affrontato insieme all'Ing. Aldo Poligoni e all'Architetto Enzia Capitello?
Cosa c'era prima delle mura intonacate?
La risposta a questi dubbi esistenziali è in questa pagina.
Per ingrandire un'immagine è necessario clicckarvi sopra col mouse.
Buona lettura.
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con la cortese collaborazione 
dell'Ingegner Aldo Annibale Poligoni 
e dell'Architetto Enzia Ersilia Capitelli                                                   .


1995-1998
La pianta degli Helmut Disk Studios    ,
 
el dicembre 1995, durante la loro permanenza a Roma dallo Zio Fabio, mentre nasceva la Musica trench, lo Zio Saro e Led Tex, ebbero l'idea di ristrutturare una delle stanze adibite a magazzino nella loro casa per poterla riutilizzare come nuovi studi.
Convocati l'ingegnere Aldo Poligoni e l'architetto Enzia Capitello furono fatti i primi progetti per approdare poi alla fine ad un progetto quasi definitivo circa due anni dopo. Da un progetto di studi polifunzionali in un'area di 3 x 5 metri si passò ad un'area ben più ampia di 6 x 7 metri più una cabina per il doppiaggio audio di 1 x 2 metri.

Marzo 1998

 
inalmente dopo più di due anni, il 19 Marzo del 1998, cominciano i lavori di costruzione, nella foto la posa del primo blocco di cemento per costruire la parete dello studio.
 

 

19 Marzo 1998: Posa della prima pietra
ello stesso mese di Marzo: la parete viene chiusa lasciando lo spazio per inserire la porta di ingresso. Nel frattempo la vecchia porta viene chiusa parzialmente per essere trasformata in finestra.
 
 
 

 

 Marzo 1998: Parete perimetrale esterna

 
reata la parete perimetrale, l'ingegner Poligoni in persona, si occupa di abbattere la parete interna che separa le due zone. l'ingegnere ha una passione per l'abbattimento e lo sfondamento dei muri. Tanto che è stato insignito della laurea ad honorem come demolitore.
 
 
 
 
 

 

Marzo 1998: Abbattimento intercapedine

Aprile 1998

Aprile 1998: Veduta esterna
bbattuta completamente l'intercapedine interna che separava le due stanze e create internamente alcune pareti di coibentazione per separare il muro di pietra antica dall'interno della stanza, alla fine di Marzo la parete perimetrale viene completamente chiusa con una cornice di pietra riciclata e la vecchia porta viene invece trasformata in finestra. 
La foto che vediamo mostra lo Zio Saro all'esterno dello studio mentre addestra i suoi cani a diventare canguri.

Maggio 1998
'ingegnere Aldo Poligoni verifica il posizionamento delle tracce sui muri che serviranno a fornire elettricità allo studio secondo le più rigide norme di sicurezza. L'ingegnere è noto per le sue sfuriate nei casi in cui i lavori non sono stati eseguiti passo dopo passo secondo le sue direttive. E' noto che quando fece restaurare il Colosseo, non contento dei lavori dei suoi esecutori, manifestò la sua intenzione di abbattere l'intera struttura per costruire un nuovo Colosseo. Desistette convinto dal fatto che non avrebbe potuto ben ricostruire la decadenza odierna dell'opera ma fece altresì frustare i suoi operai, cibandoli a pane ed acqua per diversi mesi. Per renderli meglio partecipi delle antiche usanze romane li fece scortare da leoni d'arena per tutta la durata dei lavori.
Maggio 1998: Cablaggio tracce

Giugno 1998
Giugno 1998: Sfondamento parete Nord 
isibilmente soddisfatto l'ingegner Poligoni, constata la pienezza e la compattezza dei vecchi muri in pietra e calce mentre opera lo sfondamento della parete per la creazione della porta interna sulla parete Nord. Strenuo difensore delle antiche opere murarie avrebbe voluto costruire la parete perimetrale interamente in pietra, così da mantenere fresco l'ambiente in estate e tiepido in inverno. Frank Zakkarho ha dovuto insistere non poco e con grande tatto per spiegare all'ingegnere che una parete simile avrebbe senz'altro ridotto di molto lo spazio a disposizione dello studio.

Luglio 1998
el mese di Luglio, l'Ingegnere costruisce con le sue mani la parte ad est del pilastro della parete nord. Realizza altresì un altro buco sullo spesso muro come finestra tra i futuri studi e la piccola stanza che sarà adibita al doppiaggio audio. Completa quindi il passaggio delle tracce per l'audio e per l'elettricità.
 Luglio 1998: Parete Nord / Nord-Est

 
oligoni e Capitelli aprono in più punti la parte a nord della parete ovest per raggiungere i tubi di scarico del piano di sopra e rivestirli di materiale fonoassorbente. Sorpresi quindi da ritardo dell'arrivo dei fondi si esprimono nella loro inventiva realizzando due piccole azane sulla parte a nord della parete ovest, sfruttando così lo spazio di 30 cm. tra il muro di pietra originale e la parete a copertura dei grossi tubi. Realizzeranno anche una piccola cantinetta sfruttando l'aria che proviene da un buco collegato alla secca, ed altri due buchi come ripostiglio per oggetti lunghi.
 Luglio 1998: Realizzazione azane

 
iene finalmente realizzata e montata la finestra in ferro sulla parete ad Est dello studio.
 
 
 

 

Fine Luglio 1998: Montaggio finestra

Agosto 1998
Agosto 1998: Angolo bar 
'Ingegnere Poligoni e l'architetto Capitelli si esprimono ancora progettando l'angolo bar direttamente in muratura. Preoccupato infatti dell'idea di Zakkarho di realizzarlo in un secondo tempo in legno con la possibilità che questo non accadesse mai, Poligoni e la Capitello progettano l'angolo bar e poligoni stesso, prima realizza il pilastro in legno, poi comincia a costruirlo mattone sopra mattone. Poligoni, che è un buon bevitore di Campari e gin, si è così assicurato di potersi fare qualche cicchetto una volta realizzato lo studio.... e tra cantinetta ed angolo bar un buon bicchierozzo di vino ed un cocktail, come ama dire Jan Hawk: "si va cantando cantando..."
 

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Agosto 1998: Tracce in esterno 
Il'esterno l'Ingegner Poligoni realizza ancora gli scassi e inserisce le tracce per i passaggi dell'acqua, della corrente elettrica, di una buona messa a terra della massa e di un eventuale cavo per termometro digitale da impiantare sul terreno e da collegare un giorno con il computer all'interno degli studi per rilevare la temperatura del terreno; questa potrebbe essere una apparecchiatura molto utile per i futuri sviluppi della Helmut Disk nell'ambito landwirtschaft. Rilevando infatti la temperatura del terreno, diversa per variazioni progressive, a quella dell'aria, si potrà scegliere con maggiore precisione il periodo migliore per l'impianto di nuove colture. Poligoni è sensibile anche a queste tematiche, essendo un ghiotto mangiatore di pasta e fagioli.

Settembre 1998
ontinuano i lavori di costruzione dell'angolo bar. Qui vengono realizzate le mura di contenimento della struttura fino ad altezza piano di lavoro.
 
 
 
 
 
 
 

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Settembre 1998: Angolo bar

Ottobre/Novembre 1998
Ottobre/Novembre 1998: 
Creazione canna fumaria
iunti finalmente i fondi e gli operai per continuare i lavori in muratura all'interno dello studio, l'Ingegner Poligoni, afferrato un martello pneumatico, decide di realizzare il camino e comincia a sondare la parete della cantina per rendere possibile il passaggio della canna fumaria. Poligoni nella sua foga si è comunque dimenticato di indossare le cinture per evitare le vibrazioni del martello pneumatico e si è così procurato un mal di spalla che si è portato dietro per un pò di tempo....
 
 
 
 

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Ottobre/Novembre 1998: 
Preparazione alla calce
el frattempo i muratori liberano la stanza dai calcinacci e cominciano a preparare i muri con il "chiodo". E' questo un'impasto molto liquido di calce e cemento che viene "lanciato" sulla parete in mattoni in modo da risultare increspato. Questa caratteristica increspatura riuscirà a trattenere sulla parete lo spessore di calce che verrà passato successivamente.
 

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Novembre 1998
Novembre 1998:Vista verso Nord-Est
Novembre la calce è stata già passata su tutti i muri e sul soffitto. Lo studio comincia a prendere una parvenza di stanza. 
A sinistra vediamo la parete ad Est ed in primo piano, l'angolo bar realizzato dall'Ingegner Poligoni in persona ed il pilastro in legno incartato dai giornali per evitare macchie di calce.
A destra, la foto scattata dal centro della stanza mostra l'angolo bar frontalmente. Da notare le mattonelle in cotto siciliano antico che il Poligoni è andato a strappare letteralmente dal pavimento della stanza adiacente.

Novembre 1998: Vista
centrale verso angolo bar

Dicembre 1998
Dicembre ricominciano i lavori. Qui vediamo il capo-operaio Don Paolo ed un suo assistente passare l'intonaco grezzo sul soffitto. Don Paolo suggerì a Poligoni di passare oltre all'intonaco grezzo anche l'intonaco fine in un secondo momento. Poligoni era contrario "meglio il sapore grezzo ed autentico che un sapore fine e plasticoso", disse. Per una volta Zakkarho era daccordo, anche perchè questo avrebbe portato via altro tempo e controllati i conti in cassa si ritrovò perfettamente in sintonia col pensiero di Poligoni. Ed intonaco grezzo fu.
 Dicembre 1998: Intonaco al soffitto

 
'intonaco viene passato sul soffitto e sulle pareti. Poligoni e Zakkarho hanno insistito, affinchè fosse usato l'intonaco tradizionale, il cosidetto "civile" in luogo del più sbrigativo ed economico, ma meno ecologico "intonaco pronto".
 Dicembre 1998: 
Intonaco al soffitto

Dicembre 1998: 
Intonaco sulla parete Est

Dicembre 1998: 
Intonaco sulle paresti Ovest e Nord

 
opo aver passato l'intonaco grezzo su soffitto e pareti (eccezion fatta delle pareti Sud e Sud-Ovest in cui prima era necessario costruire il camino), vengono finalmente cementate a terra le lastre di pietra lavica ricavate da vecchi archi di porta. Viene così fissato lo scalino che divide idealmente due "zone" dello studio, la zona "musica" in basso e la zona "altro" nella parte alta
 
 
 
 

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 Dicembre 1998: Fissaggio gradino

 
icembre 1998: Poligoni comincia a sagomare la tavola di legno che fa da piano all'angolo bar. Ancora manca il pavimento, il camino, l'intonaco sulla facciata dell'angolo bar e sulle pareti a sud e sud-ovest, i vetri alle finestre e molto altro. Ma in questa foto vediamo il primo brindisi nella storia dei nuovi studi della Helmut Disk. Jan Hawk e Frank Zakkarho festeggiano il completamento dei lavori più pesanti. 
 Dicembre 1998: Primo brindisi

 

Dicembre 1998: Costruzione camino
ncora nello stesso mese viene realizzato il camino con pietre laviche recuperate. Il rivestimento viene fatto in maniera artigianale in muratura.
Poligoni, inutile dirlo era soddisfattissimo...
 Dicembre 1998: Costruzione camino

Gennaio 1999
Gennaio 1999:
Pavimentazione Nord-Est
lavori proseguono con i primissimi giorni dell'anno nuovo a ritmo frenetico. Viene così realizzato il pavimento.
 
 
 
 
 
 
 
 

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Gennaio 1999:
Pavimentazione Sud-Est

 

Gennaio 1999 Trasloco (1) 

Gennaio 1999 Trasloco (2) 
desso inizia il difficile: traslocare tutti materiali dai vecchi studi ai nuovi e cominciare a razionalizzarne la disposizione mentre ancora dovranno essere effettuati i cablaggi elettrici e audio. Qui poligoni si è proprio dovuto concentrare per non impazzire....

Febbraio-Aprile 1999
Febbraio-Aprile 1999:
Impianto elettrico
el lungo periodo tra Febbraio e Aprile, vengono con pazienza e accortezza passati i cavi per i collegamenti elettrici e per l'audio nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. A sinistra possiamo notare i cavi elettrici penzolanti  dal soffitto mentre a destra Jan Hawk spiega a Zakkarho un suo rivoluzionario procedimento per la posa in assetto dei collegamenti audio.
 
 

 


Febbraio-Aprile 1999:
Impianto audio

Maggio 1999
engono sistemati finalmente i vetri alla porta e alla finestra rendendo più agevole e meno freddo l'ambiente (ovviamente). In questa foto potete altresì notare, sulla sinistra in basso dalla porta, la presa d'aria per l'impianto di ventilazione forzata che porta l'aria sotto il camino, nonchè sulla destra della porta la legname ancora grezza che servirà per la realizzazione di due  scaffaluture in legno nello studio.
 Maggio 1999:Vetri su porte e finestre

 
'Architetto Enzia Capitelli ha collaborato attivamente con Poligoni nella progettazione delle scaffalature in legno. Alle spalle dell'Architetto possiamo notare i montanti in legno della libreria che Poligoni ha voluto costruire da sè. 
Frank Zakkarho ha espresso qualche perplessità all'ingegnere dato che le dimensioni della scaffalatura non ne consentono il montaggio all'esterno ed un successivo trasporto all'interno perchè non ci passerebbe dalla porta. L'ingegner Poligoni ha replicato (a quanto sembra con un certo imbarazzo) che in ossequio alle antiche tradizioni quando le botti venivano assemblate all'interno delle cantine, la scaffalatura sarà montata all'interno degli studi. Zakkarho ha però osservato che non è comunque apparentemente possibile neanche il montaggio successivo, dato che gli spazi interni non consentono di operare liberamente. 

 Maggio 1999:Costruzione libreria Nord-Ovest

Giugno 1999
Giugno 1999: Libreria di Nord-ovest
ella foto a sinistra la libreria di Nord-Ovest è stata completata nella sua ossatura e montata a parete. Non sappiamo esattamente come Poligoni e la Capitelli siano riusciti a montarla all'interno degli studi, qualcuno ha avanzato il sospetto che i due abbiano eliminato il pilastro centrale della stanza per consentirne il montaggio a parete e poi lo avrebbero ricostruito nottetempo. Zakkarho dunque si sbagliava, ma del resto Frank è solo un vice-direttore non è certo nè ingegnere nè architetto.
Nella foto a destra vediamo le tavole semi-lavorate e tagliate appoggiate sulle pareti di Nord-est per una verifica delle misurazioni.
Giugno 1999: Libreria Nord-est

 

Giugno 1999: Poligoni al lavoro
el cortile dinanzi allo studio l'Ingegnere Poligoni in persona realizza le scaffalature in legno per lo studio. Scrupolosamente attento a realizzare delle piccole e meno piccole imperfezioni con l'intenzione di fornire al prodotto finito quel carattere di rusticità e di sommaria realizzazione che tanto piace all'Ingegnere e che pure piace a Zakkarho perchè economicamente soddisfacente
 
 
 
 

 


 

Giugno 1999: Materiali di scarto
ateriali di scarto nella lavorazione delle scaffalature. Una nota ditta di vernici dovrebbe regalare un premio per il consumo all'Ingegner Poligoni che ha lavorato freneticamente carburato da una nota birra e additivato da un ben noto wisky.
Così ci parla Poligoni della sua metodologia di lavoro:

"La frenesia è ciò che muove il braccio alla ricerca dell'arte perfettamente sommaria, la velocità è quello che ci vuole per ottenere un'opera raffazonatamente sublime. L'imprecisione che genera una macchia, una colatura di vernice, una svista del trapano donano al lavoro finito un'aurea di vissuta ed indissolubile esistenza".
 

Giugno-Luglio 1999
Giugno 1999: Libreria di Nord-est
ella foto a sinistra l'Ingegnere Poligoni assembla la scaffalatura di Nord-est. A destra la scaffalatura è già montata a parete.
 
 

 


Luglio 1999: Libreria Nord-est

Luglio 1999
ra il 5 e il 7 di Luglio, mentre continuano i lavori per lo studio, Frank Zakkarho realizza la prima masterizzazione digitale della nuova Helmut Disk. Il disco è The Roving Pastel ed è un lavoro di Saro del 1991. Certamente siamo ancora lontani dalla perfezione del restauro digitale ma certamente questo è un primo passo importante verso il futuro della Helmut Disk.
 

 

 Luglio 1999:Prima masterizzazione

 
n tre giorni Poligoni realizza secondo i suoi canoni artistici della bellezza imprecisa ben 125 mensole da sistemare nelle scaffalature dello studio. Nei giorni precedenti aveva anche realizzato ben 252 reggimensole da lui chiamati i "togo" per via della somiglianza con i noti biscotti di cui è particolarmente ghiotto. Nelle tre foto in una i tre giorni in cui vengono smerigliate e verniciate le mensole.

 Maggio 1999:Costruzione libreria Nord-Ovest


Questa pagina sarà ancora aggiornata con l'inserimento delle ultime puntate
di questa entusiasmante telenovela... a presto dunque!


HD Genesi di uno studio   V 2.0   (13-Ottobre-1999)

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