di Costanzo Saccone

 

 

Durante le prove dello spettacolo di Sant'Antonio Abate, che nel gennaio scorso é stato rappresentato nel teatro dell 'Associazione, sono stato simpaticamente rimproverato da Fancesco Falconio (figlio di uno dei piu'grandi chef che "mamma Villa Santa Maria" abbia mai partorito)che durante la sua proficua e preziosa collaborazione nell' allestimento della "compagnia teatrale" mi ricordava che l'associazione dopo aver intervistato il vice sindaco Pino Finamore nell'edizione di agosto 2001 del nostro giornalino ed aver posto delle domande al sindaco  Tonino Salvatore nell' articolo curato da Luciano Tinto nell'edizione del Natale 2001, e pubblicando puntualmente gli articoli di Vito Paolini,  leader del movimento "Terra Nostra", era ora che la "smettesse" di "boicottare" il movimento politico “Futura” poiché non era mai stato pubblicata nessuna notizia riguardante "la coalizione dei giovani" presieduta  da lui stesso. La mia reazione é stata molto sorpresa, poiché io personalmente, ho sempre pensato che fosse proprio il suo movimento che "snobbasse" la nostra Associazione visto che tutte le persone citate sopra a riferimento e di estrazione politica diversa sono comunque nostri soci; ci lasciamo con l'impegno di incontrarci per un confronto a tutto campo e senza nessun tipo di filtro da pubblicare sul numero de "La Penna" di Pasqua 2002.

L’ incontro viene organizzato a casa mia con un invito a cena del leader del movimento politico di sinistra Francesco Falconio che accetta e si presenta insieme con un altro candidato di “Futura” Filippo Colaizzi.

 

 

Caro Francesco finalmente ci incontriamo dopo che sei stato ospite collaborativo presso la nostra struttura a Roma come hai visto la nostra associazione?

 

Innanzitutto mi preme ringraziare la redazione de “La penna” e porgere il mio saluto a tutti i soci sparsi nel mondo, ed in secondo luogo gradirei spendere solo due parole per sviluppare quanto da te “provocatoriamente” scritto nella prefazione. Vorrei precisare che la mia non era affatto una recriminazione di par-condico, bensì una puntualizzazione d’obbligo. Sono fermamente convinto che quando i fondatori della Vostra Associazione hanno brillantemente etichettato questo giornalino come apolitico e/o apartitico, certamente non ipotizzavano una conduzione strutturata in questa maniera. Personalmente reputo questo stimabile periodico tutt’altro che apolitico e ciò che è peggio, decisamente schierato. Ci tengo a sottolineare però che quanto da me affermato è frutto di valutazioni maturate a seguito di inconfutabili dati di fatto

 

Ovvero?

Caro Costanzo, sai benissimo che se non fosse per la grande amicizia che ci lega ormai da molti anni, probabilmente non saremo qui ne io ne tu. Del resto i dati di cui parlo giacciono nei vostri archivi: l’attuale giunta comunale in carica ha rilasciato due interviste a distanza e per iscritto; non all’impronta come la mia. L’altro dei miei avversari politici è praticamente un vostro editorialista assunto.

 

Mamma mia, stai usando la scure quando io e la nostra associazione abbiamo usato solo l’inchiostro ed abbiamo messo degli spazi a disposizione, nel passato, anche ad un altro autorevole esponente di sinistra come Candido Calabrese che per molto tempo ha collaborato con il nostro periodico. Abbiamo messo sempre al servizio di tutti gli schieramenti politici e senza censura il nostro giornalino per il bene del nostro paese ed al servizio di tutti i villesi.

Mi vedo costretto a correggerti nuovamente. Il mio non è assolutamente un voler usare la scure;è semplicemente un ribattere alle tue imbeccate introduttive. Non ho mai ne scritto e ne pensato che questo periodico non fosse al servizio di tutti. Ho sempre sostenuto però che fosse uno strumento di parte riservato a pochi. A dimostrazione di ciò c’è il fatto che personalmente non ho mai avuto il piacere prima di ora di essere stato contattato da nessuno della redazione; ed in secondo luogo non credo sia il caso di parlare di un organo di stampa al di sopra delle parti quando un membro importante del vostro direttivo trova spazio in una lista partitica alle elezioni amministrative 2001. Tutto lecito, per l’amore di Dio, ma non mi si venga a parlare di un movimento apolitico.

 

Finalmente sei uscito allo scoperto… questa volta sono io però che devo puntualizzare alcuni aspetti su una candidatura che per molti ha destato ingiustamente scalpore… La nostra attivissima consigliera in sede di direttivo, annunciandoci la sua candidatura nelle liste elettori di “Terra Nostra” si è autosospesa da ogni incarico e da ogni attività associativa e pertanto è stata in regola con i nostri criteri ed anzi ti dico una cosa del tutto personale…non sono stato l’unico a non strapparmi le vesti per l’esito del riscontro negativo delle elezioni, poiché se le cose fossero andate in maniera diversa l’associazione avrebbe perso uno tra gli elementi più rappresentativi e propositivi che mai abbia avuto e pertanto sono stato ben felice quando la nostra consigliera è rientrata nei ranghi pronta a dare nuova linfa ed idee alle iniziative associative. E poi in questo caso l’associazione ha dimostrato ancora di più la sua democraticità, infatti nel Consiglio ognuno è libero di avere le proprie idee politiche, basta che le dichiari ed eserciti al di fuori degli incarichi associativi.

Se il tuo intento era quello di mettermi in imbarazzo, ci stai riuscendo in pieno. Non è affatto mio compito e tantomeno mia intenzione sindacare i criteri organizzativi della Vs. Associazione; non mi permetterei mai! Ho l’impressione però che tu mi stessi aspettando al varco, ed arrivati a questo punto diventa molto sottile il limite tra il voler esprimere le proprie idee ed il dispensare giudizi gratuiti. A scanso di equivoci ed onde evitare spiacevoli fraintendimenti, ribadisco che non ho nulla in contrario alle modalità con le quali l’associazione ha gestito la candidatura della Sig.ra Turco, anche perché ognuno è libero di fare ciò che vuole. Inoltre durante la campagna elettorale gli ottimi rapporti tra me ed Isabella sono rimasti tali; suffragati da un leale e costruttivo confronto sulle nostre rispettive esperienze. Mi sento invece nel pieno diritto di esprimere le mie riserve su un concetto al quale voi tenete tanto ma non sempre riuscite a mantenere integro. Non credo che abbiate tutelato in maniera irreprensibile l’esercizio delle proprie idee politiche al di fuori degli incarichi associativi se in sede di adunanza dei soci il capo lista della pur cara Isabella da vita ad un vero e proprio comizio elettorale. Con questo continuo a non voler porre in discussione i Vostri criteri, ma se queste sono le direttrici non si può gridare allo scandalo se qualcuno reputa opinabile il vostro voler apparire come un periodico al di sopra delle parti.

 

Purtroppo non essendo socio e non vivendo la quotidianità della vita associativa non hai partecipato alle animate discussione ( di cui me ne assumo la mia fetta di inconfutabile responsabilità) trai i consiglieri sulla vicenda del saluto che il capolista del movimento “ Terra Nostra” e comunque nostro socio ha voluto dare durante un incontro a Roma.

Se confermi che l’essere socio è garanzia per poter “salutare” tutti gli altri iscritti raccontando loro il programma elettorale per le prossime elezioni amministrative, decade il concetto purista in base al quale in associazione non si può fare politica!! Ma ora basta, ok? Credo sia giunto il momento di porre fine a questa diatriba anche perché oltre ad essere un argomento per me di scarso interesse, risulta essere anche una questione legata a concetti di opinione. Tu lo chiami incontro, io comizio. La politica è bella proprio perché lascia ad ognuno la libertà di interpretazione. Ho visto l’Associazione come quello che è nella realtà, ovvero un tessuto sociale composto da persone ”malate” di  Villa Santa Maria nel senso che  in tanti anni di permanenza a Roma per motivi di lavoro, continuano ad avere nei loro cuori il nostro “assurdo bel paese”.

 

Assurdo in che senso? 

Ho prestato molta attenzione nel virgolettare questo termine in quanto a differenza di qualcuno, non è mio costume appropriarmi di concetti concepiti da altri, ho solo riportato una celeberrima frase di Francesco Guccini…

 

Ma da queste risposte di una certa matrice politica (..io preferisco Lucio Battisti) sorge spontaneo chiederti? “Ma da quanto tempo non ti mangi un bambino”?

Istintivamente mi viene soltanto da sorridere; sono pochissime le persone in Italia che hanno ancora il coraggio di ricondurre ad un drammatico periodo storico le entità politiche fondate su ideali socialdemocratici per dei motivi totalmente privi di fondamento, tra i quali l’ascoltare un indiscutibile poeta come Francesco Guccini.

 

Caro Francesco sei sorprendente, conservi integralmente e fedelmente il tuo credo politico che traspare da ogni tua affermazione, ma sarà proprio questo integralismo la causa per la quale le elezioni a Villa santa Maria sono state vinte da una colazione moderata?

  Non credo sia un discorso di integralismo. Indubbiamente l’elettorato Villese è da sempre riconducibile a posizioni conservatrici, ma sono convinto che chiunque operi nel rispetto degli altri e su basi morali finalizzate al bene comune non debba porsi interrogativi di questo tipo. Per ovvie contingenze di stile preferirei non commentare quella che tu chiami la “coalizione moderata” attualmente al governo del paese. Tale compagine, come ho avuto già modo di confermare al diretto interessato, ha trovato la vittoria grazie ad una brillante manovra tattico-politica del Dr. Antonio Salvatore. Egli infatti dopo aver avuto la meglio sulla propria candidatura, ha egregiamente perorato la elezione di tutti i suoi uomini all’interno di questa anomala alleanza preelettorale. Da un punto di vista prettamente politico, il risultato ottenuto dal movimento che ho avuto l’onore di guidare è tutt’altro che da sottovalutare. Abbiamo relegato al terzo ed ultimo posto niente di meno che  il tuo amico Vito Paolini, figlio dell’indimenticabile (per svariati motivi!!!) sindaco Salvatore. Inoltre abbiamo dato il nostro contributo alla condanna elettorale di questa coalizione: ogni occhio politicamente scaltro non può non accorgersi che numericamente siamo governati da una minoranza. Minoranza che diventa ancora più esigua se si pensa che i due assessori in carica detentori della totalità delle deleghe esecutive, amministrano con poco più dell’ 11% dei consensi. Il giorno che mi vedrò costretto a rinunciare al mio credo politico per opportunismi elettivi, spero soltanto di trovare il coraggio di starmene a casa.

 

Francesco sei più tagliente di una lama, però anche se questa è una amministrazione governante unita da, come dici tu, opportunismi, è una amministrazione  solida è si sta dando, sembra, da fare, mettendo da parte le diversità politiche e soprattutto caratteriali per il bene del paese. Voi invece dopo nemmeno un anno di opposizione gia perdete i pezzi, infatti le dimissioni del consigliere Mauro Carbonetta non è che vi facciano fare una gran bella figura di trasparenza ed affidabilità e non è che sprizziate solidità, visto che siete già costretti a giustificare ai 45 votanti del Carbonetta i motivi della rottura? Non è che poi alla fine è proprio vero che il “potere logora chi non c’e l’ha?

Mi trovi perfettamente d’accordo quando affermi che non avere il potere può comportare alcuni scompensi. Personalmente non mi sento affatto logorato da 8 mesi di opposizione. Per meglio analizzare questo fenomeno dovresti provare ad intervistare chi ha ricoperto il mio ruolo per 20 anni e poi improvvisamente non so se per logorio dovuto alla mancanza di potere o per qualche altro motivo, ha deciso di percorrere altre strade. Come vedi vincere non è poi difficilissimo. Più complicato invece è riuscirci senza disdegnare la propria storia. Meglio tardi che mai non è un proverbio che si addice a chi presume di voler fare politica. Se ci si accorge di aver avallato ideali errati per lungo tempo, sarebbe più logico smettere. Vedi Costanzo, la politica è una scienza a tratti complessa perché poggia le sue fondamenta sulle opinioni della singola entità pensante. Tu mi parli di una amministrazione attiva, ma logica vuole che io ti chieda in base a quali interventi e/o azioni e/o decisioni politiche ad ampio spettro tu trovi il coraggio di ammettere ciò. Personalmente sono in totale disaccordo con quanto da te affermato. Non credo sia questo il contesto adatto per pubblicizzare la mia azione oppositiva;reputo infatti l’operato di questa amministrazione totalmente insufficiente per una lunga serie di motivi. Rimando tutti coloro che volessero approfondire questo argomento a contattarmi tramite il sito www.futuraonline.net.

 

Mi fa piacere che anche tu usi democraticamente il giornalino per fare pubblicità come il (da te indicato) comiziante Paolini o come gli altri due soci Salvatore e Finamore?

Non ho bisogno di pubblicità. Cerco solo di dare informazione a tutti coloro che cercano ed auspicano una valida alternativa agli scorsi 23 anni nei quali Villa è stata governata secondo canoni che io condanno aspramente  e loro condividono in pieno. La differenza come vedi è sostanziale!

 

Non mi sembra che il Vicesindaco Finamore sia riconducibile al modo con cui veniva amministrato il nostro paese nel passato. Stai delirando o è fantapolitica?

No assolutamente! Sei tu che, vivendo a Roma, non hai sempre seguito la totalità delle vicissitudini politiche a Villa Santa Maria. Eravamo poco più che bambini sia io che tu quando l’attuale Vicesindaco si professava un Democratico Cristiano ed appoggiava incondizionatamente coloro i quali amministravano in quei tempi. Con il passare del tempo poi le cose non sono cambiate di molto. Sappiamo bene di chi è il Vice ed a quali condizioni.

 

….Finiamo il discorso sulle dimissioni di Carbonetta…

Quando questo numero sarà in coda di stampa gli eventi avranno subito una evoluzione tale da poter analizzare con più serenità questo argomento. Attualmente, a poche ore dall’ufficializzazione di questa notizia preferisco non dare spazio a conclusioni affrettate, anche perché vivendo e lavorando a Roma non ho ancora avuto modo di incontrare l’amico Mauro. Telefonicamente mi ha parlato di difficoltà oggettive nell’onorare il suo mandato e di riferiti problemi personali. Per quel che riguarda, invece, la presunta inaffidabilità del nostro gruppo non posso far altro che esprimere il mio dissenso totale.

 

Cerchiamo di riportare l’intervista su binari meno tortuosi: hai potuto constatare finalmente che l’Associazione è formata da persone innamorate di Villa e questo sentimento lo hai scoperto anche fra i più giovani; perché non metti al servizio dell’Associazione la Tua esperienza di consigliere e diventi socio dell’Associazione?

L’Associazione annovera fra i propri iscritti personaggi indubbiamente più dotati di esperienza politica ed ampiamente più titolati del sottoscritto, tuttavia reputami formalmente iscritto da oggi. Resto in attesa dell’opportuna modulistica per il versamento della quota associativa.

 

Per concludere, parliamo dei problemi che interessano la gente: disponibilità dell’acqua nel periodo estivo, pulizia e viabilità. Come vi ponete nell’affrontare questi problemi in sede di Consiglio comunale?

Dare risposte esaustive a queste problematiche vorrebbe dire, insieme al redigere un decoroso bilancio, amministrare correttamente un paese con le caratteristiche del nostro. Non credo si possa affrontare in tempi e spazi così ristretti concetti così complessi. Cercherò di illustrare a grandi linee le nostre idee correlate a questi argomenti.

Per quel che riguarda la carenza dell’acqua nel periodo estivo, sono fermamente convinto che questo è dovuto principalmente alle precarie condizioni in cui versa la rete di distribuzione e in secondo luogo ad un’errata pianificazione dell’erogazione scaglionata; alla luce di ciò non me la sento di colpevolizzare oltremodo gli amministratori in quanto ristrutturare o ricostruire ex novo la rete di distribuzione è un progetto a lunghissima gittata e di non facile ed immediata attuazione. Personalmente, attuerei una serie di provvedimenti per ridurre al minimo i disagi dei cittadini durante il periodo estivo. Tenendo conto che la massima affluenza si registra in un intervallo che non supera i venticinque giorni, continuo a sostenere nonostante le aspre critiche, che un organizzato servizio di autobotti mirato a rifornire i serbatoi comunali darebbe ampio respiro almeno nelle fasce orarie più critiche. Ovviamente tale operazione è subordinata ad un’operazione di riassetto del bilancio.

Per quel che concerne, invece, la pulizia del paese tocchiamo un tasto dolente. Fatta eccezione per il solo Corso Umberto I, le vie secondarie del paese continuano ad essere sporche nonostante il programma amministrativo di questa giunta investiva molto su questo argomento. Alcune vie secondarie versano in condizioni che senza ombra di dubbio definirei igienicamente precarie per non parlare della villa comunale con annesso parco giochi per bimbi letteralmente invaso da escrementi animali di ogni tipo, e rifiuti in giacenza. Nel caso in cui fossimo stati investiti di responsabilità avremmo predisposto il riassetto della raccolta e smaltimento dei rifiuti pubblici in maniera tale da ottenere un più ampio monitoraggio; cosa che una ditta esterna che acquisisce appalti non riuscirà mai a fare. Inoltre l’organico comunale prevede soltanto due figure addette ai lavori di nettezza urbana, che risultano essere ampiamente insufficienti. Ci si trincera dietro il fatto che il Bilancio non consente nuove assunzioni, ma la situazione sarà sempre più critica se si continuano a distribuire a iosa promozioni e scatti di livello professionale (e relativi salari!!) a tutti gli impiegati Comunali. Ben venga la meritocrazia, ma con un esercito di generali, difficilmente si vincono le guerre.

Quello che ho sempre definito il “senso unico a doppio senso” è il cardine della nostra azione di opposizione. Da premettere che noi siamo totalmente a favore del senso unico. Il problema è che così come è stato concepito è innaturale. Si obbligano gli automobilisti a mantenere la sinistra (stradale!) sfidando la logica del Codice della Strada. Inizialmente la stessa giunta in carica lo aveva concepito con la Via Duca degli Abruzzi a senso unico discendente. Poi pare che a seguito di lamentele di un esiguo gruppo di commercianti le cose siano cambiate nell’arco di una nottata. Come gruppo consiliare abbiamo interpellato un noto urbanista della regione il quale ha aspramente bocciato questa soluzione. Quando in sede di giunta si è promosso un incontro pubblico tra il nostro tecnico, il Sindaco ed il Vicesindaco, lo stesso ha asserito che anche alla presenza del più titolato dei tecnici il senso unico così come è stato concepito non verrà mai modificato. A questo punto credo che non ci sia null’altro da dire.

 

Come vedi lo spazio che l’Associazione ha dedicato a te ed al tuo movimento è stato ampio e spero sufficiente ad esprimere le tue opinioni in relazione agli argomenti affrontati. Mi auguro che collaborerai proficuamente da socio alla stesura del nostro periodico e spero che la cena sia stata di Tuo gradimento.

 

Lo spazio fornito è stato fin troppo ampio. Spero di non aver tediato nessuno. Colgo l’occasione per ringraziare personalmente te per questa bellissima chiacchierata e la tua dolce Tiziana per la superlativa cena preparata.

 

 

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