Gli inquinanti del traffico

 

In questa pagina sono raccolti e descritti i maggiori e conosciuti inquinanti causati dal traffico veicolare odierno.

Ma purtroppo l'aria che si respira nelle grandi città è ricca anche di molte sostanze di cui si sà poco o di cui è difficile trovare tracce. Ancora di più, la cosa difficile da calcolare e controllare è l'interazione e lo sviluppo dei vari tipi di inquinanti quando si trovano tutti insieme nell'aria, magari stimolati da un'intenso campo elettromagnetico. Il mix di inquinanti diventa veramente vivo e potenzialmente dannossissimo poichè colpisce il nostro organismo in tanti modi differenti e nello stesso momento.

C'è veramente di cui riflettere.
E tantissimo da fare.


 

IL BIOSSIDO DI AZOTO

Formula chimica: NO2

Famiglia: fa parte della famiglia degli ossidi di azoto (NOx), di cui il monossido (NO) ed il biossido sono i più pericolosi per la salute.

Caratteristiche chimico-fisiche: gas di odore soffocante dal colore rosso bruno ; viene ridotto ad azoto libero (N2) dalla marmitta catalitica (finchè funziona).

Cause d'inquinamento: gli ossidi di azoto si formano durante le combustioni ad alte temperature. Inizialmente si forma NO, il quale ossidandosi a contatto con l'aria, crea NO2. (con l'utilizzo di qualsiasi tipo di fuel cell TUTTI GLI OSSIDI DI AZOTO SCOMPARIREBBERO dalla nostra aria!).

Fonti di inquinamento: oltre i 2/3 delle emissioni sono causate dall'utilizzo di autoveicoli, dall'industria e dagli impianti di riscaldamento.

EFFETTI SULLA SALUTE E SULL'AMBIENTE

Gli effetti dell'NO2 riguardano principalmente l'apparato respiratorio (infiammazione delle vie aeree, bronchiti, tracheiti, forme di allergie, edema polmonare, enfisema), e gli occhi (irritazioni, lacrimazione).Inoltre è stato accertato che l'NO2 può ridurre le difese immunitarie delle vie respiratorie.

Per quanto riguarda l'ambiente, gli ossidi di azoto sono responsabili dell'acidificazione dell'atmosfera poichè danno origine all'acido nitrico (HNO3), uno dei componenti delle Piogge Acide.

Mediante reazioni fotochimiche conducono inoltre, alla formazione di altri inquinanti quali ozono, perossiacetilnitrato e particolato nitrico che rappresentano una grossa parte dell'inquinamento fotochimico.

Che fare?

Poichè nelle città la fonte principale è costituita dagli autoveicoli, la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto è possibile utilizzando motori con processi di combustione a minor temperatura (o molto meglio ancora che non utilizzino la combustione ovvero utilizzando le pile a combustibile), utilizzando marmitte catalizzate e attraverso una migliore gestione del traffico che scoraggi l'uso dell'automobile.


Il PARTICOLATO

Nome: Particolato o polveri totali sospese (PTS)

Aspetto: insieme di particelle solide o liquide di dimensioni così ridotte da poter rimanere in sospensione per lungo tempo nell'aria.

Caratteristiche chimico-fisiche: le dimensioni delle particelle sono comprese fra 0,0015 micron e 500 micron (1 micron equivale ad un milionesimo di metro).

Composizione: Molto variabile a seconda dei costituenti: metalli (Pb, Cd, Ni, Zn), fibre di amianto, ceneri, solfati, nitrati, idrocarburi policiclici pesanti, polveri di carbone, di cemento e di gomma, ecc.

Fonti di inquinamento: Automezzi, veicoli diesel, industrie, centrali termoelettriche, impianti di riscadamento.

Cause di inquinamento: processi di combustione.

EFFETTI SULLA SALUTE E SULL'AMBIENTE

L'effettiva pericolosità del particolato è legata alle dimensioni delle particelle oltre che alla sua concentrazione. Diversamente dalla parte grossolana (maggiore di 10 micron)che, pur inalabile, rimane intrappolata dalle mucose nasali, quella più fine penetra negli alveoli polmonari superando la difesa delle mucose ciliari nella faringe e li vi rimane per settimane fino ad anni, con la possibilità di essere assorbita dal sangue.

In generale al particolato viene attribuito un effetto irritante per le vie respiratorie e la possibilità di creare alterazioni del sistema immunitario favorendo il manifestarsi di malattie croniche. Studi recentissimi hanno stabilito che 100 microgrammi al metrocubo di particolato nell'aria provocano un aumento della mortalità giornaliera superiore del 10%

Gli effetti ecologici più pericolosi sono invece l'accumulo di metalli pesanti nella catena alimentare dalle piante agli animali fino all'uomo.

Che fare?

Bisogna migliorare la qualità dei carburanti, in particolare del gasolio e deve essere limitato più possibile l'uso dell'olio combustibile. (Anche per il particolato, come si vede, l'adozione delle pile a combustibile ridurrebbe drasticamente questo inquinamento poichè non presenta combustione e non utilizza nessun tipo di olio combustibile).


BIOSSIDO DI ZOLFO

Formula chimica: anidride solforosa SO2.

Famiglia: il biossido di zolfo appartiene agli ossidi di zolfo (SOx) gassosi.

Caratteristiche chimico-fisiche: gas incolore non infiammabile nè esplosivo, con odore soffocante molto solubile in acqua e due volte più pesante dell'aria per cui ricade al suolo.

Cause e fonti di inquinamento: gli ossidi di zolfo si formano durante le combustioni di fossili e minerali solfurei e quindi con l'uso di combustibili contenenti zolfo.

EFFETTI SULLA SALUTE E SULL'AMBIENTE

A contatto con l'acqua o semplicemente umidità il biossido di zolfo si trasforma in acido solforico il quale irrita le mucose dell'apparato respiratorio favorendo l'insorgere di malattie respiratorie croniche (bronchiti, enfisemi polmonari) e irrita gli occhi. Danni alla salute rilevanti si verificano quando l'acido solforico aderisce al particolato moltiplicandone gli effetti nocivi.

L' SO2 può rimanere inalterato nell'aria per diversi giorni venendo trasportato dal vento fino a distanze di mille chilometri. Dopodichè torna all'uomo sotto forma di pioggia acida danneggiando piante, raccolti e monumenti e liberando nell'aria sostanze tossiche quali metalli pesanti ed amianto che discioglie dai materiali che bagna.

Che fare?

Il metano non contenendo zolfo è un buon combustibile per ridurre il pericolo dell'SO2, e con l'adozione di questo gas per il riscaldamento si è registrato un calo di concentrazione nei mesi invernali. Bisognerebbe eliminare la combustione di prodotti contenenti molto zolfo (gasolio e olii combustibili) e adottare veicoli a metano o meglio ancora senza combustione (fuel cells) che assicurerebbero l'emissione nulla di questo inquinante!

 


 

Il MONOSSIDO DI CARBONIO

Formula chimica: CO

Caratteristiche chimico-fisiche: gas invisibile ed inodore viene trasformato in CO2 dalla marmitta catalitica.(nei primi 3 anni di vita!)

Fonti d'inquinamento: Combustione incompleta di combustibili fossili e di carburanti in generale, attribuibile per oltre il 90% alle emissioni degli autoveicoli.

EFFETTI SULLA SALUTE E SULL'AMBIENTE

La CO dell'aria si combina facilmente con l'emoglobina del sangue ostacolando l'ossigenazione dei tessuti. La concentrazione di monossido nell'aria aumenta in maniera rapida e raggiunge concentrazioni elevate, in caso di traffico sostenuto (specialmente in presenza di code), causando disturbi al sistema nervoso centrale come sonnolenza, affaticamento e mal di testa. Gli effetti seguenti ad una esposizione cronica al CO sono: diminuzione delle prestazioni sia intellettuali che fisiche, aumento delle cardiopatie e dei disturbi circolatori. Un altra aggravante è costituita dalla persistenza della presenza di monossido nel sangue anche dopo molte ore dalla cessazzione dell'esposizione.

Che fare?

L'unica soluzione efficace e definitiva sarebbe l'eliminazione dei motori a combustione.

Non potendo (o volendo) essere così efficaci, l'alternativa che può fungere solo da pagliativo per limitare i danni, sarebbe l'adozione di sistemi di ignezione elettronica che controllino in maniera precisa e costante l'immisione (anche forzata) di aria nella camera di combustione e la regolino istante per istante per evitare la combustione incompleta della benzina. (ma tutto ciò costa,quindi...).




IL BENZENE

Il progressivo aumento delle benzine senza piombo (che non vuol dire assolutamente che sono "verdi" come si è soliti dire!), ha portato ad un incremento molto pericoloso di un nuovo inquinante: il benzene.

Famiglia e Formula Chimica: idrocarburi aromatici C6H6

Caratteristiche chimico-fisiche: liquido di colore chiaro, molto volatile; odore pungente.

Caratteristiche biochimiche: resistentissimo alla degradazione; lipofilo (caratteristica chimica di legarsi con sostanze grasse, quindi tessuti adiposi, fegato, ecc.).

Fonti e cause e di inquinamento: l'unica fonte è la presenza nelle benzine come antidetonante al posto del piombo; la causa è appunto la combustione e l'evaporazione che avviene nelle fasi di stoccaggio e rifornimento.

EFFETTI SULLA SALUTE E SULL'AMBIENTE

I danni causati dal benzene sono molto più seri di quelli prodotti dalla benzina con piombo. Infatti è stato provato che il benzene è cancerogeno ed altamente tossico. La sua assunzione può provocare l'insorgenza di leucemia e di ben 11 tipi di tumore in organi e tessuti diversi...

Inoltre il benzene incide sull'apparato respiratorio e su quello nervoso causando bruciori di gola, mal di testa e stati depressivi. E non esistono soglie di attenzione poichè ogni piccola assunzione aumenta la possibilità di insorgenza di tumori e data l'estrema volatilità unita all'alta resistenza, il benzene si ritrova praticamente DAPPERTUTTO compreso l'interno di un'abitacolo perfettamente chiuso!

Che fare?

A livello del singolo l'unica azione concreta per diminuire il benzene è quella di non utilizzare auto a benzina ma adoperare (il meno possibile!) auto a metano o GPL o, ancor meglio, a fuel cell. Per quanto riguarda l'azione mondiale si deve cercare di sensibilizzare chi crea questi veleni a spendere i soldi per costruire veicoli a emissione zero al posto di fantomatiche benzine "VERDI".

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