La mia esperienza personale è iniziata (in modo poco convinto) nel 1995, data in cui sono stato "trascinato" da altri Colleghi informatizzati a "provare per credere".
A 3 anni distanza facendo un bilancio devo dire che vi sono dei pro e dei contro:
PRO:
- l'efficienza e l'efficacia della "mia" medicina di famiglia sono enormemente aumentate almeno punto di vista metodologico(certi processi insiti nella metodica del computer vengono assimilati e poi applicati nella vita di tutti i giorni)
- la banca dati dei pazienti è incredibilmente precisa, utile, controllabile, affidabile e mi permette di cooperare attivamente con i Colleghi in gruppi di studio-ricerca, sia epidemiologici che di trattamento, oltre al controllo budget per razionalizzazione ed ottimizzazione della spesa
- il costo reale è contenuto, dopo la spesa iniziale.
CONTRO:
- il tempo libero è ulteriormente diminuito soprattutto in famiglia (anche per impegni con la SIMG)
- il "piacere all'ordine" si è esteso, provocando l'insorgenza di "necessità indotte" che sono sfociate in un altro computer a casa con scanner, e-mail, internet, etc etc. Se ciò da un lato è gratificante ("villaggio globale", possibilità di aggiornamento monotematico immediato su tutte le banche dati del mondo a costi ridottissimi in tempo breve), dall'altro influisce negativamente sugli spazi\tempi precedentemente liberi.
Mi sento insomma un pò più medico e un pò meno uomo (andrebbe anche bene, se non avessi una moglie e due figli), ed il mio consiglio si può riassumere con la stessa indicazione che sembra valere per l'alcool: " si, ma con moderazione…".