LA RECENSIONE DI:                                                

 

MASSAGGIO AYURVEDICO

di S.V. GOVINDAN

Tratto da Yoganews n°21 Sett 98

E’ apparsa recentemente la 2° Edizione del manuale di S.V. Govindan sul massaggio Ayurvedico (Massaggio Ayurvedico, S.V. Govindan, 2° edizione, Mediterranee, Lit. 28.000).

Analizzando il contenuto si nota innanzitutto che non si tratta di una semplice ristampa di un libro fortunato, ma di una edizione arricchita con l’inserimento di nuovo capitoli.

Si completa quindi l’ affascinante esperienza del contatto terapeutico secondo gli insegnamenti della millenaria esperienza Ayurvedica che, insegnandoci a trasmettere in una dimensione di autentico amore disinteressato, raggiunge lo scopo di curare e sopratutto di arricchire spiritualmente non solo chi riceve, ma anche chi dà.

Il nuovo volume è composto da 164 pagine, contro le 127 precedenti, e si deve anche dare atto all’editore di aver compiuto uno sforzo per contenere il prezzo che è rimasto invariato rispetto alla I° edizione del 92.

I nuovi capitoli riguardano il massaggio terapeutico con l’urina, principi di erboristeria e alimentazione ayurvedica, il massaggio dell’energia spirituale.

Particolarmente interessante per dei praticanti yoga appare quest’ultimo capitolo nel quale viene analizzato in maniera dettagliata il sistema dei Chakra, con l’obiettivo di risvegliarli, intervenendo massaggiando le relative zone riflesse nei piedi correlate ai vari plessi e organi. Le tecniche sono presentate in maniera chiara dal maestro indiano residente nell’ashram di Paunar, ben conosciuto in Italia avendo partecipato fra l’altro anche a vari incontri promossi dalla Federazione e per la quale sarà ospite nell’incontro annuale che si svolgerà a Montecatini dal 30 apr al 3 mag. Il massaggio viene integrato con la ripetizione dei bija mantra e utilizzando i colori relati ai chakra. L’autore suggerisce di procedere in una maniera particolare, iniziando da Anahata, il chakra del cuore, e non da Muladhara seguendo poi un percorso evolutivo originale messo a punto da Govindan sulla base della propria esperienza diretta. Interessante l’osservazione alla base dell’intuizione che gli ha consentito di sviluppare una particolare successione dei chakra , secondo la quale "massaggiando Anahata l’aspirante libera una sfera di emozioni e un amore onnicomprensivo".

Tutto il libro è in generale permeato da indicazioni e esperienze pratiche più che da considerazioni teoriche pur presenti e particolarmente dettagliate e questo è importante per il ricercatore yoga per il quale, per dirla con le parole di Sw. Shivananda, un grammo di pratica vale più di tonnellate di teoria.

Il massaggio ayurvedico quindi come "arte" per dirla con le parole di Govindan da praticare più che da leggere e da integrare con la partica dello yoga .

Detto questo non si può non rilevare che l’edizione italiana appare meno curata rispetto alla originale edizione inglese, nella quale Govindan ha meticolosamente riscritto tutto il libro, corredandolo di nuove illustrazioni e disegni, senza limitarsi quindi ad aggiungere nuovi capitoli.

Non mancano quindi errori quale, a titolo esemplificativo, la tabella pubblicata a pag. 134 a corredo dell’intervento sui chakra, dove si nota che viene utilizzata una raffigurazione , che non riflette quanto detto dall’autore e che può apparire fuorviante sia per la localizzazione dei punti da massaggiare sul piede (zone riflesse della colonna anziché gli organi ) che per la successione dei 7 chakra.

Fatte queste doverose osservazioni critiche, che nulla tolgono comunque al valore del volume, non resta da aggiungere che un’ultima considerazione: correte in libreria a comprare il libro.

 a cura di Romano Bosi