PRANAYAMA
Ricerca del Sè attraverso il controllo dellenergia pranica
Qualè il ruolo del Pranayama per concentrare i poteri della mente?
Respirare è il volano della macchina corpo. Il
Prana è la più ovvia manifestazione di cosa sia il respiro. Con il respiro lentamente raggiungiamo lintrospezione per entrare in relazione con le forze sottili, le correnti nervose che si muovono attraverso il corpo. Percepirle e capirle significa iniziare a controllarle e disciplinare il corpo. La mente stessa è mossa da diverse correnti nervose. Risultato finale è il raggiungimento del perfetto controllo sul corpo. Lintero universo nella tradizione è Akasha (etere) che è onnipresente e che penetra tulle le esistenze. Akasha è così sottile che si situa al di là della percezione. E visibile quando diventa grossolano, ed allora diventa aria, il sole , le stelle, la terra, le piante, animali e esseri umani. Akasha si manifesta nelluniverso sotto la forma di Prana che è infinito e onnipresente. Allinizio e alla fine del ciclo ogni cosa diventa Akasha e tutte le forze ritornano nel Prana dal quale evolve ogni forma di forza e energia.Il Prana si manifesta quale movimento, gravità, magnetismo, azione del corpo, corrente nervosa e forza del pensiero.Allinizio del ciclo le energie del Prana si mettono in movimento, si differenziano da Akasha e da Akasha le varie forme evolvono. La conoscenza e il controllo del Prana è realizzabile dal Pranayama. Controllando il Prana si può controlla qualsiasi cosa nelluniverso, dagli atomi ai più grandi sistemi solari.Controllando il Prana la mente può essere disciplinata, in quanto il Prana è la manifestazione generalizzata della forza. Questa piccola onda di Prana che rappresenta la nostra energia, fisica e mentale, è la più vicina a noi di tutte le onde dellinfinito oceano del Prana nelluniverso. Tutte le azioni riflesse del corpo appartengono al piano del pensiero. La mente può esistere fino al livello più elevato. Quando la mente raggiunge lo stato di perfetta concentrazione, o supercoscienza, potrà andare oltre i limiti della ragione e venire in relazione con situazioni che non possono essere conosciuti da ragione o istinto. Quando lazione del Prana è più sottile, letere diventa raffinato stato di vibrazione che si presenta alla mente e qui allora non ci sarà più separazione (frammentazione). Le sottili vibrazioni diventano pensieri e lintero universo è un oceano di pensieri. Nel pensiero universale cè UNITA. Alla fine, quando il Sè è raggiunto, noi comprendiamo che il Sè è solamente Uno. I fisici moderni hanno provato che la somma totale delle energie universali è la stessa dappertutto e esiste in due forme: 1) lenergia si sviluppa, diventa potenziale, attenuata e calmata; 2) viene manifestata da tutte queste varie forze , nuovamente ritorna poi alla stato di quiete.La più ovvia manifestazione di Prana nel corpo umano è il movimento dei polmoni. Pranayama significa effettivamente il controllo dei movimenti dei polmoni, e questo movimento è associato al respiro.Il Prana muove i polmoni, il movimento dei polmoni attira aria. Questa forza muscolare che va tramite le correnti nervose ai muscoli e da questi ai polmoni, facendoli muovere in una certa maniera, è il Prana che deve essere controllato nella pratica del Pranayama. Inspirando riempiamo lintero corpo di Prana, la forza vitale.Chi riesce a controllare il Prana raggiunge il potere di portarlo in un determinato stato vibratorio che può essere trasmesso ad altri facendo sorgere in loro una vibrazione similare.I grandi profeti del mondo hanno raggiunto il più grande e meraviglioso controllo del Prana, che ha dato loro enormi poteri, anche quello di influenzare il mondo.
La meditazione significa concentrare il Prana.Come nelloceano una piccola goccia è legata ad unaltra e una grande onda è connessa ad unaltra, così cè una gigantesca energia e anche una raffinata e sottile energia nel corpo umano e ognuno è connesso con linfinito oceano di energia. Portare la mente ad un alto stato di vibrazione è
spiritualità, che è manifestazione di Prana. Le vibrazioni della mente sono riunite nel Samadhi. Il più basso livello di Samadhi origina visioni.Dovunque vi sia una straordinaria dimostrazione di poteri, questa è manifestazione di Prana.Quella parte di Prana che raggiunge il controllo delle manifestazioni fisiche attraverso mezzi fisici è chiamata scienza fisica.Ciò che ricerca il controllo delle manifestazioni del Prana quale forza mentale con mezzi mentali è chiamato Yoga Sastra (Scienza dello Yoga).Ci sono due correnti nervose connesse alla colonna vertebrale.La prima Ida (narice sinistra) corre attraverso la sinistra della colonna vertebrale , la seconda , Pingala (narice destra) è alla destra della colonna . Tuttavia cè un altro canale, che scorre allinterno della colonna, chiamato Sushumna. Alla radice di questo canale cè il loto di Kundalini. Ogni animale dotato di colonna vertebrale ha questi tre canali. Nelluomo ordinario, tuttavia, Sushumna è chiuso, come per gli animali. Ci sono due tipi di azioni in queste correnti nervose: 1) afferente o sensibile forza nervosa, centripeta che porta le sensazioni dal corpo esterno al cervello, 2) efferente o forza nervosa centrifuga che porta le sensazioni dal cervello al corpo esterno. I centri di energia vitale ( chakras) che regolano il sistema respiratorio hanno una sorta di azione di controllo sul sistema nervoso.Dalla respirazione ritmata deriva una tendenza di tutte le molecole del corpo a muoversi nella stessa direzione.
Quando la mente si trasforma in volontà, le correnti nervose si modificano in un movimento simile allelettricità, in quanto i nervi hanno la capacità di evidenziare la polarità sotto lazione di correnti elettriche. Quando tutti i movimenti del corpo diventano perfettamente ritmici, il corpo diventa una gigantesca batteria di volontà. Il respiro tende a avere una azione ritmica nel corpo tramite il centro del respiro che ci aiuta a controllare gli altri centri.Lo scopo del Pranayama è quello di risvegliare lattorcigliato potere della Kundalini nel chakra di base
(muladhara). Si deve percepire la visione, limmagine del sogno nello spazio primordiale (mahakasha). Quando uno yogi legge i pensieri degli altri o entra in relazione con oggetti supercoscienti, egli li vede nella spazio di chittakasha (spazio mentale). Quando le percezioni diventano senza oggetti e lanima rifulge nella propria autentica natura, è chidakasha (spazio della conoscenza). Quando kundalini è risvegliata e entra nel canale sushumna tutte le percezioni sono a livello dello spazio mentale; quando viene raggiunta la fine del canale che si apre a livello del cervello, la percezione diventa senza oggetto nello spazio della conoscenza (chidakasha).La mente costruisce la rete del sistema nervoso e deve romperla. Solo allora il potere e la conoscenza arriveranno a noi.Se noi possiamo inviare la corrente mentale tramite il canale nascosto, il problema è risolto.Quando una sensazione è portato ad un centro, il centro reagisce. La reazione del centro origina movimento.Ogni percezione è la reazione allazione esterna.Lenergia attorcigliata dellazione è kundalini.Se lenergia attorcigliata si risveglia e diventa attiva e conscia, lavorerà attraverso sushumna con una tremenda reazione che diventerà percezione superconscia. Quando raggiungerà la sede di tutte le sensazioni, lintero cervello reagirà e il risultato sarà il pieno splendore dellilluminazione, la percezione del Sè. Quando si apre il canale sushumna, al di là dei sensi, la mente diventa superconscia. Lintelletto raggiunge uno stato che il ragionamente non può raggiungere. Gli ojas (energia fondamentale del corpo e della mente) saranno immagazzinati nel cervello.
La forza di agire al di fuori, come elettricità o magnetismo, si trasforma in forza interiore e la forza attiva a livello di energia muscolare si trasforma in ojas. Lenergia sessuale, presente nei pensieri sessuali, quando scoperta e controllata si trasforma in ojas e il chakra di base (muladhara) li guiderà. Per questo muladhara è importante. Per questo la castità o il celibato hanno tanta importanza e virtù elevate. Senza castità diventa pericoloso praticare lo yoga.
Traduzione e adattamento a cura di Romano Bosi