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La Basilica minore dedicata a San Giovanni Battista (7)
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L’0rgano della basilica
Si ha notizia che l’organo già esisteva alla metà del 1400, si ha il ricordo che lo stesso era in uso nel 1459, ma che fu totalmente ricostruito nel 1522 dall’organaro Giovanni Antonio da Marliano.  Nel 1609 venne costruito dall'organaro Angelo Vitano di Pavia, un organo che restò funzionante fino
agli inizi del 1800.Ai primi del 1800 si sentì la necessità di eliminare l’organo diventato vecchio, che fu ceduto alla ditta Serassi di Bergamo per la costruzione di un nuovo organo, dando l’incarico alla stessa Serassi di Bergamo, gestita da Giuseppe Serassi, al quale successe il figlio Carlo.  La costruzione del nuovo organo Serassi durò in trattative finanziarie e tecniche sia per l’impianto in chiesa, dagli inizi del 1815 all’autunno del 1817, quando l’organo poté funzionare.  Nel corso del 1800 si fecero alcune riparazioni, aggiunte a restauri: vi hanno lavorato gli organari Felice Bossi di Bergamo, Ferdinando Prina di Monza, e, nel 1886, Giovanni Marelli di Milano che lo revisionò completamente, i fratelli Recalcati di Sovico, la ditta Natale Balbiani e figli di Milano nel 1907 apportò alcune modifiche.  La bottega organaria artigiana dei Fratelli Piccinelli di Ponteranica di Bergamo provvide al restauro storico dell'organo secondo le istruzioni impartite dalla Commissione por la tutela degli organi artistici della Lombardia presso la Soprintendenza ai Monumenti di Milano.  Nel 1930 avvenne un restauro generale di tutto l’organo e l’impianto della manticeria elettrica e non più a sistema manuale come era stata per secoli.  Il 21 febbrario 1962 la Soprintendenza ai Monumenti della lombardia scriveva alla Fabbriceria parrocchiale di Melegnano che, in esecuzione dell’articolo 23 della legge 1° giugno 1939 numero 1089 sulla protezione delle cose di interesse artistico e storico, l’organo era sottoposto alla legge stessa, quindi non avrebbe potuto cambiare sede o ricevere riparazioni e vari lavori se non con l’autorizzazione della stessa Soprintendenza.  Il valore dell' organo consiste proprio nell'essere un organo Serassi, il cognome di una illustre famiglia di organari di Bergamo. Gli organi Serassi furono detti in tutto il mondo organi di tipo italiano, perché proprio con i Serassi l'organo italiano toccava il suo punto più alto con particolari invenzioni tecniche, soltanto superato dal grande organo moderno concepito da un genio
delI'organaria internazionale, Aristide Vavaillé Coll.  Appartiene al padre Giuseppe Serassi l'invenzione del tira-tutti come elemento noto ad ogni cultore dell'arte organaria; e questa invenzione, detta tiratutti italiano, divenne di uso generale. Inoltre i Serassi erano a conoscenza dei complicati meccanismi dell'organaria straniera, ed erano convinti della necessità di seguire l'esempio venutoci dall'estero, pur mantenendo all'organo la qualità tutta italiana del ripieno.  Su questo organo, per le varie importanti cerimonie liturgiche si alternano tre gruppi corali, validi, vigorosi, preparati, efficaci nell'accompagnare la preghiera della comunità: il Coro della Polifonica, misto, ed è la tradizionale schola cantorum; il Coro della Gioia, maschile; il Coro Rivelazione, tutto femminile di giovanissime. L’organo ha due sezioni, il Grand’Organo con tastiera inferiore, con manette in legno a destra delle tastiere, e l’Organo Eco con tastiera superiore, con manette in legno a sinistra delle tastiere ed è collocato in alto sopra il primo organo.  Il Grand’0rgano ha 34 registri, l’Organo Eco ha 16 registri. Vi sono inoltre 15 registri di pedaletti e accessori.  L’organo è collocato sopra l’ingresso principale della basilica, e la sua facciata è ad una sola campata di canne.  L‘organo ha complessivamente 8 somieri e 3 mantici, uno grande a lanterna ed altri due piccoli a ventaglio, di epoca postserassiana, collocati all’interno dell’organo.  Sulla cantoria dell’organo si alternano, a seconda delle varie festività ed occasioni e celebrazioni liturgiche, tre gruppi di cantori parrocchiali:  la polifonica San Giovanni come erede della antica e continua schola cantorum dei secoli scorsi; il Coro della Gioia composto dai ragazzi e giovani dell’oratorio maschile, e Il Coro Rivelazione composta da ragazze e signorine della sezione femminile dell Oratorio.  L’organo per la sua potenza, la sua completezza e ricchezza armonica è usato per le manifestazioni cittadine per concerti di organisti e cori a livello nazionale.
La lapide sulla erezione della basilica
In occasione delle erezione a basilica minore della chiesa di San Giovanni, venne collocata una lapide sulla parete esterna dell’abside della cappella della Madonna del Rosario, nel cortile della canonica. Le parole scritte sulla lapide sono le seguenti:
NEL 550° ANNO
DI EREZIONE DELLA PREPOSITURÀ
PONTEFICE GIOV. PAOLO II
ARCIV. CARD. CARLO MARIA MARTINI
PREPOSTO ALFREDO FRANCESCUTTO
PER MAGGIORE TESTIMONIANZA CRISTIANA
E COMUNIONE DI CARITA’
CON LA SEDE APOSTOLICA
A QUESTA CHIESA
MADRE DI ANTICA OPEROSA FEDE
FU CONFERITO IL TITOLO
DI BASILICA MINORE
IL 19 MAGGIO 1992
La lapide è stata lavorata e offerta dalla ditta di Melegnano, De Rossi marmi.
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