Le origini dei Bernandino Sband !

Le origini del gruppo risalgono al mese di Aprile del 1997. Era un terrificante Giovedì primaverile, che dava più l'idea di un pomeriggio di Luglio per via del caldo torrido che rendeva difficile persino sudare. Ad un tratto, il telefono cominciò a squillare a casa di Matteo Tenca, il batterista. Una mano avanzò lentamente verso la cornetta, e una voce irrochita dall'ozio biascicò un grugnito per invogliare il rompiscatole dall'altra parte, chiunque fosse, a parlare. Una voce piena di entusiasmo, quella del chitarrista Davide Spezia, eruppe in un concitato annuncio: c'era da fare un concerto. Teo, abbandonate le esitazioni, si fece immediatamente coinvolgere: "comedovequandoperchè!?", chiese d'un fiato. Davide, commosso per l'immediato entusiasmo dell'amico, rispose che Sabato era la data fatidica: sarebbe bastato trovare un bassista e il gioco sarebbe stato fatto. Teo, già mezzo rincoglionito per il caldo, faticò a capire. "Sabato quando?", chiese, "Sabato questo" fu l'entusiasmante risposta. Teo si guardò allo specchio, sorrise compiaciuto, si riscosse e mentre pensava che la cosa era un errore immane, rispose: "Ci sto. Facciamolo".

Dopo un'ora di discussione venne designato il bassista: Fabrizio Mele. Teo lo conosceva solo di vista, ma Davide aveva assicurato che sarebbe stato adattissimo. Tutto era deciso: fu fatto un tentativo per coinvolgere Marco Deregibus nella partita, ma il malcapitato era allettato a causa di una febbre di origine ignota. Passò un giorno, e i tre si trovarono Venerdì sera al Fox Studio, pronti per la grande impresa: preparare un intero concerto in sole tre ore di prove, con un bassista con cui non si aveva mai suonato. La sfida era aperta: sarebbero riusciti, i nostri eroi, a tirare in mezzo qualcosa di accettabile per il concerto del giorno successivo? A che punto arrivava la loro determinazione, la loro dedizione alla musica e il loro buon gusto? Le prove trascorsero in un lampo e i tre dovettero farsi assegnare un'ora in più per mettere a punto alcuni parametri non proprio all'altezza. Ma alla fine riuscirono a preparare 3 cover (Tuttifrutti e Haunt Dog di Elvis e una canzone di De Andrè in versione Ska) nonchè due pezzi originali (Jungle e Nikki). Quest'ultima fu addirittura dedicata a una ragazza, Nicoletta appunto, per la quale Davide simpatizzava. Le canzoni piacquero che la carica dei futuri Bernandino Sband riuscì a far ballare i presenti e a sollevare addirittura richieste di bis, tra lo stupore dei tre che vedevano coronoati i loro sforzi del giorno prima da un successo ben oltre le aspettative.

Non appena Marco si rimise in piedi venne coinvolto nell'attività del gruppo, che nel frattempo stava cercando un nome decente. Il primo, Masciocchi, non convinceva pienamente. Visti i risultati che la musica aveva sulla gente, si pensò al tipico effetto che il morso della tarantola produce: da qui il secondo nome, i Tarantolanti. Infine, in un giorno scolastico come tutti gli altri, Davide ebbe un'ispirazione divina e disegnò per la prima volta Bernandino. Il resto venne da sè: il nome fu cambiato in Bernandino Sband e vennero mantenuti, ad onor della tradizione, alcuni corollari. Se desiderate saperne di più sul personaggio di Bernandino, riferitevi alla sua _storia_.

Ad ogni buon conto, i Bernie Sband si dedicarono alla loro musica e parteciparono ad alcuni concerti nel periodo giugno-luglio '97. Tra le varie date, il concerto del Liceo Artistico di Monza presso la Villa Reale regalò loro grandi soddisfazioni.

Oggi i Bernandino, con una serie di nuove canzoni, si apprestano ad affrontare nuovi concerti: presto verranno segnalati nella sezione inerente alle date.
Presto sarà realizzato anche un demo, probabilmente di quattro canzoni. Se volete un assaggio della musica più tarantolante del momento, qui c'è pane per i vosri denti...

- Bernandino Sband

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