Diritti Umani o Protezione?

Cominciamo con un riassunto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani(10 Dicembre 1948)
"I trenta articoli di cui si compone sanciscono i diritti individuali, civili, politici , economici sociali e culturali di ogni persona. Vi si sancisce il diritto alla vita, alla libertà e sicurezza individuale, ad un trattamento di uguaglianza dinanzi alla legge, senza discriminazioni di sorta, ad un processo imparziale e pubblico, ad essere ritenuti innocenti fino a prova contraria, alla libertà di movimento, pensiero, coscienza e fede, alla libertà di opinione, di espressione e di associazione. Vi si proclama inoltre che nessuno può essere fatto schiavo o sottoposto a torture o a trattamento o punizioni crudeli, disumane o degradanti e che nessuno dovrà essere arbitrariamente arrestato, incarcerato o esiliato. Vi si sancisce anche che tutti hanno diritto ad avere una nazionalità , a contrarre matrimonio, a possedere dei beni, a prendere parte al governo del propio paese, a lavorare, a ricevere un giusto compenso per il lavoro prestato, a godere del riposo, a fruire di tempo libero e di adeguate condizioni di vita e a ricevere un'istruzione. Si contempla inoltre il diritto di chiunque a costituire un sindacato o a aderirvi e a richiedere asilo in caso di persecuzione".
Dal sito di Amnesty Int. Sez. Italiana
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Questa dichiarazione Universale di per sè potrebbe bastare per tutti gli esseri umani "senza discriminazioni di sorta" ma ad un certo punto ci si è accorti che c'erano degli esseri umani 'diversi' , i bambini, per i quali bisognava fare un'altra Dichiarazione, eccola:
Cominciamo con la definizione di "bambino":
'La Convenzione definisce come bambino ogni essere umano sotto i 18 anni di età, a meno che le leggi nazionali non riconoscano la maggiore età prima'.
E quà cominciamo propio male: possono essere considerate uguali le caratteristiche, i bisogni, le capacità, i diritti di un bambino di 1 anno e quelli di un 'bambino' di 17? Se cosi fosse, allora perché differenziare i diritti di un 17enne a quelli di un 20enne?
Possiamo suddividere l'evoluzione della persona in quattro grandi periodi: l'infanzia, dalla nascita fino a circa i sei anni (fine del periodo di maturazione cerebrale); la fanciullezza, dai 6/7 anni fino ai 10/11(inizio della pubertà), l'adolescenza fino ai 15/16 (completamento della maturazione fisica) e l'età adulta dai 15/16 in poi. Questo parlando in termini psicobiologici, non culturali o legali. All'interno di ogni fascia d'età ci sono ancora molti stadi evolutivi differenti, caratterizzati da bisogni e capacità diverse, ma almeno questi quattro macroperiodi bisognerebbe distinguerli.
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Principi generali:
"Gli Stati devono assicurare ad ogni bambino i suoi diritti senza discriminazioni o distinzioni di nessun tipo"
Assolutamente giusta e indiscutibile premessa.
"Ciò che è meglio nell'interesse del bambino dovrà essere la considerazione primaria nelle azioni riguardanti i bambini stessi da parte di istituzioni pubbliche e private, magistratura, autorità amministrative o legislative"
Il problema è chi decide ciò che è meglio per il bambino, e, sappiamo in realtà ciò che è meglio per lui?
"Ogni bambino ha diritto alla vita e lo stato deve assicurargli la massima sopravvivenza e sviluppo"
Ovvio, anche se in realtà non succede...
"I bambini hanno il diritto ad essere ascoltati"
Basta che dopo che gli abbiamo ascoltati non facciamo ciò che ci pare, intanto decidiamo sempre noi per loro.
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Definizione dei vari diritti:
1-Diritti Civili e Libertà:
"...i bambini hanno diritto alla libertà di parola, e lo stato deve rispettare il loro diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione, soggetta a apropiata guida da parte dei genitori."
Peccato, un'articolo iniziato così bene rovinato dall'ultima frase (...) La libertà di coscienza, di parola, di pensiero, non si può condizionare al volere di altre persone, devi dare al bambino gli strumenti per ragionare, non le idee preconfezionate. Pratticamente questo articolo non riconosce la libertà del bambino ma quella del genitore di imporre le sue idee, coscienza e religione ad esso.
"...hanno diritto anche alla libertà di associazione e di essere protetti contro ogni interferenza nella loro privacy"
Può un bambino attualmente avere una privacy, una vita privata? Può evitare interferenze da parte di genitori, parenti, insegnanti, assistenti sociali, etc, etc, etc? Come fa ad avere libertà di associazione se deve chiedere il consenso ai genitori, parenti, insegnanti, assistenti sociali, etc, etc, etc?
"...nessun bambino deve essere soggetto a torture o altri trattamenti o punizioni inumane, crudeli o degradanti. Sono vietate la pena di morte e l'ergastolo per qualunque reato commesso da un minore"
Non dovrebbe essere così per ogni essere umano? Questo è l'unico punto in cui questa dichiarazione è migliore di quella generale!!
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2-Ambiente familiare e guida da parte dei genitori:
"...la Convenzione conferisce ai genitori la responsabilità di crescere i loro bambini..." "...i bambini non devono essere separati dai genitori, a meno che sia fatto nel suo interesse..." "...lo stato deve proteggere i bambini sprovisti di ambiente familiare..."
Tutto questo articolo pratticamente parla dei diritti dei genitori ad avere in 'propietà' il bambino, e di come in assenza della familia, deva essere lo stato a 'possedere' il bambino. Ve lo risparmio.
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3-Salute e sanità.
"...diritto al massimo standard di salute e qualità della vita..."
Andatevelo a leggere, non si può non essere d'accordo. Anche questo articolo dovrebbe valere per tutti gli esseri umani, non dipendere dall'età.
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4-Educazione, tempo libero e divertimento.
"...i bambini hanno diritto all'istruzione e lo stato deve assicurare un'istruzione primaria gratuita e obbligatoria, la disciplina a scuola deve rispettare la dignità dei bambini, e lo scopo dell'educazione dev'essere sviluppare la personalità del bambino cosi come le sue abilità fisiche e mentali..."
Quando una cosa è obbligatoria non è più un diritto, e l'obbligo esclude il piacere, elemento fondamentale per lo sviluppo armonico della personalità e l'apprendimento.
"...l'educazione deve rispettare l'identità culturale, il linguaggio e i valori dei genitori..."
E ci risiamo. Ancora l'imposizione di idee, preconcetti e pacchetti 'culturali' preconfezionati per renderli imperituri di generazione in generazione, impossibilitando il cambiamento, consolidando il sistema.
Non voglio allungarmi più visto che il tema viene trattato approffonditamente nella sezione Educazione .
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5-Speciali misure protettive:
a)In situazioni di conflitto armato: "...lo stato deve assicurare che i minori di 15 anni non prendano parte direttamente nelle ostilità nè siano reclutati nelle forze armate..."
Ipocrita concessione al militarismo. Prima si parlava di 'bambini' di 17 anni, adesso invece...
Ogni conflitto armato dovrebbe essere evitato. Uccidere è uccidere a 14 come a 30 anni. Morire è morire sempre.
b)In situazioni di problemi legali: "...devono essere trattati con dignità, bisogna tenere conto dell'età e lo scopo della pena dev'essere il reinserimento nella società..."
Ma come, in questo caso bisogna tenere conto dell'età? Non sembra che in altre parti della dichiarazione se ne tenga conto. Lo scopo di ogni 'pena detentiva' dovrebbe essere il reinserimento, a qualunque età, se non è così diventa vendetta, rivincita.
c)In situazioni di Sfruttamento: "I bambini hanno diritto d'essere protetti dallo sfruttamento economico e da lavori che minaccino la loro salute, educazione o sviluppo..." "..lo stato deve definire un'età minima..."
Ma...devono essere protetti dallo sfruttamento o dal lavoro? Come sarebbe risorta l'Europa del dopo-guerra senza il lavoro dei ragazzini per aiutare le loro familie a sopravvivere? Chiedetelo ai vostri nonni. Non vorrete per caso eliminare la mano d'opera a basso costo dei paesi sottosviluppati? Perché invece non obbligate gli stati a considerarli con tutti i diritti dei lavoratori, a concederli di lavorare nel momento del bisogno, in maniera protetta certo, e non obbligarli ad elemosinare, farsi sfruttare, prostituirsi?
"...hanno diritto a protezione contro l'uso, produzione e distribuzione di narcotici e droghe psicotropiche..."
Diamoli un motivo per non usarle e un lavoro per non vendersi ai trafficanti.
"...lo stato deve proteggere i bambini dallo sfruttamento sessuale, l'abuso, la prostituzione, la pornografia..."
Leggettelo bene. Si parla del diritto alla protezione contro gli abusi, giustissimo, ma del diritto alla sessualità non si fa cenno. Una nuova caduta nell'ipocrisia. Questo tema viene trattato approffonditamente nella sezione Sentimenti
d) In situazioni d'appartenenza a minoranze o gruppi indigena.
C'è poco da dire, tutte le minoranze vanno protette, non in quanto minoranze ma in quanto persone.
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