Druids

     Vedendo Druids ho rivalutato moltissimo il Gladiatore. Druids è un'offesa alla storia, alla cultura, alla verità. Non è solo un film francese fatto per francesi, fin qui sarebbe stato normale, è anche una grandissima buffonata.
     Se dovessi citare tutti gli errori presenti nel film non basterebbe un solo sito a raccoglierli. Ma elenchiamo quelli principali:
Le città dei galli sembrano fin troppo appartenere non a dei barbari, ma ad una popolazione civilizzata.
La strage di vecchi, donne e bambini ad Avarico non è ordinata da Cesare, ma sono gli stessi legionari romani, ancora furiosi per il massacro di Cenabo, che uccidono l'intera popolazione di Avarico.
La battaglia di Georgovia è una delle cose più squallide che abbia mai visto in vita mia:
Nel film - i legionari romani non esitano, poiché affamati, a lasciare le armi per prendere le provviste che vengono lanciate dalla città dalle donne, presi alla sprovvista alle spalle vengono uccisi, secondo le versioni dei Galli, a migliaia.
Nella realtà - alcune legioni, non sentendo l'ordine di ritirarsi continuano ad assediare Georgovia, si spingono fino alle porte, vengono tagliati fuori dal resto dell'esercito e attaccati dai rinforzi galli e dagli assediati; Cesare perse in quella battaglia (per la prima volta in 5 anni) 800 legionari e più, di 40 centurioni (meno di 1/5 di una legione). -
Non credo che Cesare abbia mai incontrato per strada Vercingetorige e gli abbia proposto di diventare capo dei Galli.
Gli accampamenti romani sembrano di carta pesta e costruiti senza un criterio logico: solo una ridicola palizzata separa il castra dal campo di battaglia.
Durante la battaglia di Alesia 60.000 sono i Galli che difendono la città, 240.000 quelli che arrivano come rinforzo da tutta la Gallia, i Romani sono meno di 50.000 e divisi per tre accampamenti (non uno solo come nel film); Cesare è quindi in netta inferiorità (contando anche la cavalleria germanica).
Quando Vercingetorige si arrende a Cesare, questo gli ricorda che è stato lo stesso Vercingetorige a volere la guerra non volendo, come gli aveva suggerito Cesare, porsi a capo dei Galli sotto il controllo di Roma; ma i francesi non sanno, o non vogliono sapere, che era Vercingetorige che aspirava a queste cose e che, di fronte al rifiuto di Cesare di soddisfare tali richieste, aveva mosso guerra contro Roma.
Cesare non era tanto tranquillo durante l'assedio di Alesia, come è invece nel film.
I Romani vinsero non solo grazie al loro valore, ma anche, e soprattutto, alla tattica del loro comandante: Cesare infatti, sapendo che i Galli temevano molto la cavalleria germanica, comandò ad una parte di questa di compiere un tragitto molto difficile e pericoloso che portò la cavalleria direttamente alle spalle dei 60.000 guerrieri scelti comandati da Vercasivellauno che fuggendo fecero desistere tutti gli altri Galli da altre sortite e costrinsero Vercingetorige alla resa.

In sintesi posso consigliare a tutti glia amanti della storia e della verità (non necessariamente dei romani) di non andare assolutamente a vedere un film così falso ed anacronistico, piena espressione della grandeur francese e che celebra l'eroismo di un “re” (Vercingetorige), quando questo non era altro che un capo che, come tutti i vari sovrani della Gallia, non aspirava alla pace, ma al dominio personale.