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The Best Disc Jockey In The Town |
I
nostri articoli
Leggere prima dell'usoIncredibile N.A.S.A.Risolto il contratto dei falegnamiUn passatempo emozionanteUn poco di economia che si impara qualcosaUn fatto incresciosoProblema extracomunitari, a modo mioUomini alle prese con lo sperma indelebile
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T.B.D.J.I.T.T., nome in codice e chiaramente
acronimo, dovrebbe significare The Best Disc Jockey In The Town. T.B.D.J.I.T.T.
non nasce il 4 luglio - sarebbe stato troppo banale - bensì il 25 dicembre
1964, guarda caso in una località segreta e da genitori i cui nomi non
possono essere rivelati (voci vicine al Presidente dicono che sia il risultato
del primo esperimento di ingegneria genetica). A fronte di tutte queste
premesse, è chiaro che il nostro non poteva essere altro che un agente
segreto, incidentalmente con l'hobby del giornalismo d'assalto. Prima
di scegliere tale professione - come fa intendere il suo nome in codice
- faceva il DJ, cioè "quello che mette i dischi". Cercò, infatti, di farsi
una vita normale, provando a dimenticare le sue origini sintetiche. Rinunciò
ben presto a causa di una profonda crisi esistenziale: come potevano gli
altri DJ suonare i dischi al contrario? E perché i cantanti si ostinano
ancora oggi a cantare per il verso giusto? Era tutto così illogico...
Per caso, leggendo un annuncio sul giornale, trovò che i Sevizi Segreti
(sì, è scritto giusto) cercavano personale. Praticante sado-maso, si presentò
dal direttore del personale vestito in latex con tanto di frustino e pallina
in bocca. Ma c'era stato un refuso. Il direttore del personale esisteva
veramente, ma era dei Servizi Segreti. L'alto funzionario, alla vista
del nostro e ricordando il suo dossier, balzò dalla poltrona esclamando:
"Questo sì che è un travestimento"!!! Ed offrì condizioni molto vantaggiose.
Siccome le opportunità di lavoro erano assai scarse in giro, T.B.D.J.I.T.T.
aderì comunque alla proposta di divenire un agente segreto. Intanto gli
sbirri sono sempre un po' sadici e, spesso, vestono di pelle nera, per
contratto... Poco si conosce delle sue missioni. Le solite indiscrezioni
del Pentagono lo vorrebbero coinvolto nelle vicende più eclatanti della
nostra storia moderna. Fu lui a rimuovere il primo mattone del Muro di
Berlino. Sembra certo si trovasse in Piazza San Pietro il giorno dell'attentato
al Papa (travestito da Papa, ovviamente, perché l'insano gesto era stato
previsto). Si è abbastanza certi che affondò un paio di barconi carichi
di immigrati albanesi. Pare non vi siano dubbi possegga un apparecchio
fax ad Hammamet. Ha disegnato la cravatta di Berlusconi. E' stato confidente
di Di Pietro. Ha consigliato a D'Alema di non utilizzare il termine "Cosa"
per il partito sapendo della battaglia legale che sarebbe stata intrapresa
dalla Piaggio. Si fa chiamare Andrew Cunanan. Ha scritto X-Files ed il
saggio "Caro terrone d'un Bossi". Ha manovrato il telecomando del PathFinder
(non dalla Terra, ma comodamente seduto su Marte). Soprattutto, ha inventato
Internet. Attualmente - pur non essendo certi della notizia - ci sono
buone probabilità che sia il vero autore degli articoli, a sua firma,
riportati sul Tispacc. E' questo il lato più oscuro del nostro eroe, sempre
attento a disorientare i lettori con mille trovate dalla dubbia genuinità.
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