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| Sono considerati metalli preziosi
l'oro, l'argento, il platino e il palladio.
Gli oggetti costituiti da metallo prezioso devono recare impresso il titolo (cioè la quantità di "fino" contenuta), espresso in millesimi, e il marchio di identificazione assegnato al produttore. Per gli oggetti di provenienza estera l'obbligo compete all'importatore. Eccezioni a ciò esistono per alcune categorie di oggetti analiticamente indicate nella normativa e, sotto certe precise condizioni, per gli oggetti provenienti da paesi della Comunità Europea. L'attività dell'ufficio in questo campo si espleta nei seguenti modi:
Il marchio è concesso dall'Ufficio Metrico
della provincia ove la ditta ha sede, al quale va presentata l'apposita
domanda. Per tale pratica, così come per altre collegate si veda
gli esempi di modulistica.
La concessione del marchio è soggetta a rinnovo annuale, da effettuare con le modalità stabilite entro il 31 gennaio dell'anno cui il rinnovo si riferisce. I punzoni con l'impronta del marchio vengono ricavati esclusivamente dalle matrici depositate presso i vari uffici metrici. Pertanto per ogni necessità di questo tipo bisogna necessariamente rivolgersi all'ufficio. Libera è, invece, l'acquisizione dei
punzoni per imprimere il titolo; le caratteristiche delle impronte, comunque,
così come quelle dei punzoni con il marchio, sono indicate in modo
preciso dal regolamento.
L'utilizzo di qualche punzone al di fuori del laboratorio dell'orafo è consentita solo a certe precise condizioni, e solo previa presentazione di apposita richiesta. Si consulti anche: Elenco dei titolari di marchio di identificazione della provincia di Gorizia Elenco dei titolari di marchio
di identificazione della provincia di Trieste
1. Domanda di concessione
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